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Data: 06/10/2016 -

Herrera: "La mia convocazione in Nazionale? Credevo fosse uno scherzo di De Gea"

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La realtà che supera i sogni. Incredulità, tanta. "Non può essere vero" e quel 'fidarsi è bene, non fidarsi è meglio' che ritorna. Pensare male, niente di più semplice: "I soliti scherzi". Sopratutto in caso di recidività verso certe messe in scena.

E invece no. Tutto vero. Come successo ad Ander Herrera del Manchester United. Il giocatore si trovava a Madrid in compagnia della fidanzata e della figlia per un paio di giorni di relax quando è arrivata la telefonata di David De Gea, suo compagno nei 'Red Devils': "Vieni qua!". "Non capivo cosa intendesse - ha raccontato Herrera al Mirror - Poi mi disse che Lopetegui mi aveva convocato con in Nazionale e allora gli chiesi se fosse tutto uno scherzo". Suspense.

Ma quando poco dopo è stato Lopetegui stesso a contattarlo, non ci sono stati più dubbi. "Ho Thiago Alcantara e Saul infortunati, mi servi a centrocampo". Beauty case pronto in men che non si dica e via sul primo taxi, direzione centro sportivo della Nazionale. "Ho fatto più in fretta possibile per paura che potesse chiamare qualcuno in grado di presentarsi prima di me - ha concluso lo spagnolo - e pensate che ero così impreparato per questa convocazione che, prima di arrivare agli allenamenti, sono dovuto passare anche a comprarmi un paio di scarpini".

Ed eccolo, pronto a preparare le sfide con Italia ed Albania insieme ai compagni della Spagna. Dopo essersi scusato con De Gea per la diffidenza nei suoi confronti, perché no. Dopotutto, quando la realtà supera addirittura i sogni, a pensar male spesso ci si sbaglia.



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