"Vedo che la condizione di diversi giocatori cresce. Siamo partiti in ritardo, alcuni vengono da un periodo di inattività ma ho visto voglia e personalità nonostante l'avversario di primissimo livello". Un'analisi lucida, nonostante la sconfitta, quella di Fabio Pecchia ai microfoni di SKy al termine di Hellas Verona-Napoli. Un 1-3 al Bentegodi e l'unico gol dei padroni di casa è stato firmato da Giampaolo Pazzini, lasciato inizialmente in panchina: "Ho fatto delle valutazioni tecniche, tenendo conto della condizione di alcuni giocatori, dell'avversario - le motivazioni di Pecchia; avevo bisogno di più velocità". Rete su rigore e un pugno al pallone per scaricare la tensione e la rabbia di quei minuti trascorsi in panchina: "La rabbia del Pazzo mi fa veramente piacere. Quando si rimane fuori non è semplice accettare certe scelte, lo capisco. Chiarimento? Non ce n'era bisogno. Non bisogna prendersi troppo sul serio. Sono situazioni che si sono sempre viste negli spogliatoi, a tutti i livelli. So come vanno certe dinamiche".
"Veniamo da una stagione in cui il reparto più completo era proprio il centrocampo, al di là del giocare a 3 o a 2. Fisicità ne abbiamo con Buchel, con Zuculini. Con Bessa, Romulo e Zaccagni abbiamo anche qualità e quantità. Il reparto in cui mi sento sicuro è proprio la metà campo. Oggi era la prima volta che la difesa giocava insieme, quindi serve tempo. Dobbiamo insistere, giocare a calcio, provare a proporre. Ma oggi la squadra l'ha fatto, anche rischiando. Stare più insieme, migliorerà gli automatismi della fase difensiva. Ci vuole tempo, ma nel frattempo dobbiamo fare anche risultati".