Il Verona alza i toni e aumenta i giri del suo motore, che in questo 2019 sembrava leggermente ingolfato: la vittoria per due a uno sul campo dello Spezia, una delle più in forma attualmente - posticipo della 24esima giornata di serie B - è la prima del nuovo anno ma soprattutto è stata una dimostrazione di forza (e di squadra!) che ha messo in evidenza le qualità del gruppo allenato da Fabio Grosso.
In primis il carattere, perché di rimonta si è trattata: nessuna squadra in B ha recuperato più punti di svantaggio in questa stagione (11). Poi tanto altro: verticalizzazione, palla a terra, gioco veloce e tante, innumerevoli, palle gol. Verona vincente e convincente, nonostante la settimana che ha portato alla partita sia stata da incubo, tra voci di un possibile esonero, ritiro e contestazione dei tifosi.
Torniamo su Grosso. E’ vero, dopo il pareggio con il Crotone Setti e il ds Tony D’Amico hanno contattato Serse Cosmi, perché è sempre bene cautelarsi quando le cose non vanno bene, ma la parolina chiave è sempre stata una sola: continuità. A cui aggiungiamo la fiducia in un progetto iniziato a settembre che ha come obiettivo finale in ritorno in serie A.
C’è un altro dato da segnare in rosso: la squadra è con Grosso. E’ sempre stata con Grosso, sin dall’inizio, perché quando serve svoltare e dimostrare qualcosa in più, lo fa. Ieri, dopo il gol di Gustafson, hanno tutti cercato e abbracciato lui. E lo ha confermato anche Zaccagni nel post partita: “Abbiamo giocato anche per l’allenatore”. Che ieri si è ‘inventato’ Faraoni centrocampista. Idea azzeccata.
Ergo, nessun stravolgimento in panchina, nessuna rivoluzione, ma più serenità, quella giusta che serve per preparare la prossima sfida alla Salernitana. Il ds D’Amico, post Crotone, ha alzato tonu in conferenza e si è preso le critiche, da parafulmine; la squadra però ha colto il messaggio, forte e chiaro: “Lotteremo contro tutto e tutti, perché noi combattiamo sempre fino alla fine”. E la fine della serie B è ancora bella lunga.