Dopo sei stagioni all' Hellas Verona e questa appena conclusa con l'Udinese, Emil Hallfredsson è pronto a giocarsi il suo primo, storico Mondiale con l'Islanda. Il centrocampista ha raccontato, a La Gazzetta dello Sport, tutta la sua emozione per la partecipazione nella competizione in Russia, spiegando che qualche anno fa sarebbe stato impossibile solamente immaginarlo: "Portare l'Islanda ai Mondiali per noi è stata una follia, un percorso un pò folle. I primi anni non eravamo così bravi, anzi, adesso invece siamo un gruppo incredibile, senza stelle, tutti uguali. C'è molto spirito di gruppo".
Poi sulla mancata presenza dell'Italia al Mondiale, Hallfredsson, ha risposto così: "Sarà incredibile non vedere l'Italia al Mondiale, un vero peccato, non sarà la stessa cosa. Da anni avrei voluto giocare contro la "mia" Italia e infatti ho visto la partita contro la Svezia con enorme agitazione. Tifavo per il mio amico Jorginho, adesso dovete ripartire con tanta personalità e talento".
Sul rapporto con Oddo e i pochi minuti giocati con l'ex allenatore dell'Udinese: "Non ho mai temuto di non giocare il Mondiale quando con Oddo non giocavo, qui in Nazionale siamo la stessa squadra da anni e nessuno mai viene messo in discussione. Non capisco come abbiamo rischiato di retrocedere, nell'ambiente c'era tanta paura, ma sapevo che ce l'avremmo fatta. Oddo non credeva in me, poi con Tudor ho avuto le mie chance".
L'intervista integrale su La Gazzetta dello Sport