Hagi: “Lazio attenta, la Steaua può passare il turno”
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Data: 15/02/2018 -

Hagi: “Lazio attenta, la Steaua può passare il turno”

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Ha indossato le maglie di Real Madrid e Barcellona, in Italia quella del Brescia, oggi Gheorghe Hagi è il proprietario e l’allenatore della squadra da lui fondata nel 2009, il Viitorul Costanza, che in 8 anni è riuscita a conquistare il titolo nazionale con una squadra piena di giovani e un’età media di 21 anni: “Lo scorso anno abbiamo realizzato una grande impresa, ora lottiamo per arrivare tra le prime sei”, ha detto il giocatore romeno al Corriere dello Sport.

Abbiamo creato la miglior accademia della Romania, 35 giocatori su 100 della nazionale provengono dal nostro club - ha continuato Hai - Abbiamo vinto il titolo con il 72% della rosa uscita dal vivaio, realizzato in 8 anni. Era un mio dovere creare un’accademia. Abbiamo un bel budget destinato al settore giovanile. Dai 7 ai 12 anni puntiamo sui ragazzi di Costanza, dai 13 ai 18 da tutta la Romania”.

Tra questi talenti c’è anche suo figlio Ianis, il quale non è riuscito a fare il salto tra i grandi con la maglia della Fiorentina: “È stato considerato uno dei 100 giovani più forti al mondo. Si è allenato un anno e mezzo con i viola. Non è vero che aveva fretta come ha detto Pioli. Sono dispiaciuto perché la Fiorentina non gli ha dato l’opportunità”.

Prossimo avversario in Romania per la Lazio è la Steaua Bucarest che Hagi conosce bene: “Hanno tanta esperienza, hanno passato il turno vincendo il girone, non è una partita facile per la Lazio. La Steaua può farcela, ma non dovrà sbagliare niente. Se indovina una bella giornata sarà difficile da contenere. Radu? È un grande giocatore, mi dispiace non abbia più giocato per la Romania. Considerando il budget ridotto della Lazio, stanno facendo cose incredibili. Negli ultimi due anni hanno indovinato tutto. Immobile è un grande attaccante e ci sono dei giovani di grande classe. La Lazio ha un bel futuro davanti”.

Infine sul campionato italiano: “Un tempo era il campionato più bello del mondo. È un calcio votato al contrasto e alla tattica, nel quale bisogna preparare bene la partita".

L'intervista completa nell'edizione odierna del Corriere dello Sport



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