Mourinho e Guardiola, acerrimi nemici in panchina e, spesso, anche nella dialettica da conferenza stampa, per una volta si schierano dalla stessa parte. Impossibile direte? Invece no. Alleati forse non lo saranno mai, ma a "metterli d'accordo" ci ha pensato il calendario della Premier League, al solito fittissimo in questo periodo dell'anno. I turni previsti nelle festività natalizie sono da sempre un classico del calcio "British", ma non pochi manager si stanno lamentando. Nel corso della scorsa settimana lo aveva fatto Mou, ieri è toccato a Pep. Il portoghese aveva dichiarato: "Diventa difficile per noi allenatori preparare così tante gare in poco tempo. Quattro partite in dieci giorni sono troppi e non è facile gestire i calciatori. Inoltre così facendo ci sono squadre che hanno qualche giorno di riposo in più rispetto ad altre". Lo spagnolo invece con il suo Manchester City il 31 dicembre ha interrotto la striscia di vittorie consecutive (18) pareggiando sul campo del Crystal Palace, ma soprattutto ha dovuto registrare due infortuni eccellenti: De Bruyne e Gabriel Jesus. Se per il centrocampista il problema è risultato essere meno grave rispetto alle sensazioni iniziali, per l'attaccante è previsto uno stop di circa due mesi, a causa di una lesione al collaterale mediale del ginocchio.
L'ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco non ha dubbi sulle cause di questi stop forzati: "Tecnicamente e fisicamente le partite del periodo di Natale e Capodanno sono un disastro per i calciatori, ma a decidere è sempre la Lega. La scorsa stagione ad esempio abbiamo perso con il Liverpool ad Anfield e dopo appena due giorni dopo abbiamo affrontato il Burnley in casa, giocando 65 minuti in dieci contro undici. Tra una partita e l'altra a volte ci sono due giorni di riposo, altre volte tre o quattro, ma è un problema che riguarda tutti e non è un caso che ci siano questi infortuni".