Nella cornice di Wembley l'ennesima perla. Non bastano più due mani, ormai da un pezzo, per contare i trofei del Pep Guardiola allenatore. Non sarebbe sufficiente nemmeno una piccola sala trofei, ma fortunatamente le squadre che l'allenatore catalano ha guidato dal 2008 ad oggi di spazio per le proprie coppe ne hanno eccome.
24 trofei in 10 anni recita suo palmares. 3 campionati spagnoli, 2 Coppe di Spagna, 3 Supercoppe UEFA, 2 Champions League, 3 Mondiali per Club, 3 campionati tedeschi, 2 Coppe di Germania, una Premier League e una League Cup. Barcellona e Bayern Monaco alle spalle, il Manchester City il presente e il futuro. 522 le partite totali da allenatore, 383 vittorie, 80 pareggi e solamente 59 sconfitte (2,35 punti a partita su 3). Una media spaventosa, dunque, da quasi due trofei e mezzo a stagione. Di gran lunga migliore di quanto (di ottimo) fatto da giocatore. Con gli scarpini ai piedi 16 anni di carriera circa, dagli inizi con il Barcellona nel 1990 alle ultime sgambate con i messicani del Dorados nel 2006. 17 i trofei vinti, 16 vinti con il Barcellona e l'oro olimpico con la Nazionale nei giochi di Barcellona 1992.
Vincente in campo, idem - e anche di più - sulla panchina. Poche ore fa il trionfo nella Community Shield, il primo dolore inferto all'amico Sarri in una stagione che li vedrà avversari per tutto l'anno. Ci ha pensato Aguero con una doppietta a regalargli un'altra vittoria: "Non era un match semplice, ma abbiamo giocato davvero bene sin dal 1', scendendo in campo con la mentalità giusta. Senza farci influenzare dalle difficoltà e da un avversario di tutto rispetto" Ha detto nel dopo partita. Lui che ha iniziato la sua terza stagione inglese nel migliore dei modi e che riproverà l'assalto all'Europa. Tanto per aggiungere un'altra coppa, sempre che sia rimasto ancora un po' di spazio...