Due stagioni strepitose, caratterizzate da continui successi in Italia e da una Champions League sfiorata nella finale persa contro il Barcellona a Berlino. Alvaro Morata saluta Torino e la Juventus, destinazione Madrid: una vuelta che, oltre alla felicità per vestire ancora la maglia di quel Real da lui sempre amato e tifato, ha lasciato anche un pizzico di tristezza per l'addio ai colori bianconeri, ai quali l'attaccante spagnolo ha saputo affezionarsi sin da subito a suon di gol. Attraverso il proprio sito ufficiale, l'attaccante della nazionale spagnola ha voluto salutare la Juventus ed i suoi tifosi con una bella lettera aperta: ecco le sue parole.
Ciao a tutti.
Non è facile per me scrivere questa lettera. In primis voglio ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me, che hanno puntato su di me e che mi hanno trattato benissimo affinché io fossi felice alla Juventus e a Torino.
Grazie al presidente Andrea Agnelli, a Pavel Nedved, John Elkann, Giuseppe Marotta, Matteo Fabris e, soprattutto, a Fabio Paratici e Javier Ribalta... Grazie a tutte le persone che lavorano per questa grandissima società che è la Juventus. Magazzinieri, fisioterapisti, dottori, corpo di sicurezza, cuochi...Insomma grazie a tutti coloro che fanno parte della Juve.
Grazie ovviamente a tutti i tifosi juventini di tutto il mondo per il grande sostegno e l'affetto incondizionato che non mi hanno fatto mai mancare. Grazie all'allenatore per la fiducia riposta in me e per avermi fatto diventare un calciatore migliore, ai capitani per prendersi cura di me con tanta dedizione e ai miei compagni di squadra per tutti gli incredibili giorni passati con loro, perchè è stato spettacolare vincere con loro.
Rimango segnato da questa società, dalla sua storia e da tutti voi. Ovunque mi troverò mi sentirò sempre uno juventino e potrò dire orgoglioso e ad alta voce che ho indossato la maglia della Juventus e di essere stato campione con questa squadra.
Grazie ancora una volta a tutti per avermi permesso di formar parte di questa famiglia.
Con tutto il mio affetto
Alvaro Morata