Gravina, Gargiulo ha dimenticato la paura: “Domenica voglio essere sug...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 07/12/2017 -

Gravina, Gargiulo ha dimenticato la paura: “Domenica voglio essere sugli spalti contro il Cerignola”

profile picture
profile picture

"Mi sento un po' la testa pesante, ma il peggio per fortuna è passato. Ora sono a casa a Gragnano, in famiglia: mi è stato prescritto riposo assoluto, ma non è semplice”. La voce di Giuseppe Gargiulo, difensore 20enne del Gravina, dall’altro capo del telefono, è vibrante: chiaro intento di reagire di fronte a una sorte che domenica scorsa stava per diventare beffarda. Minuto 25 di Team Altamura-Gravina, derby del girone H di serie D: palla in volo, Gargiulo salta con l’avversario Raffaele Gambuzza, difensore dei padroni di casa. Palla in volo, Gambuzza trova sfera e nuca dell'avversario, che stramazza al suolo senza conoscenza.

Il silenzio prende il posto dell'entusiasmo, la tensione cresce, Gargiulo è trasportato d'urgenza all'Ospedale della Murgia. Minuti drammatici, cancellati dalla notizia che il calciatore classe 1997 aveva ripreso i sensi nel nosocomio. Il nastro dei ricordi si riavvolge: “Ho in mente questo rilancio del nostro portiere che sta arrivando, io che salto per spizzare la palla e da lì niente più –racconta a gianlucadimarzio.com- mi sono svegliato in ospedale e la prima cosa che ho chiesto al dottore è stata “quanto stiamo”? Martedì posso tornare ad allenarmi?”. Un fiume in piena: “Appena mi sono svegliato non riuscivo a muovere gli arti – spiega Giuseppe sorridendo- ho paura dell’ago e il primo istinto è stato quello di muovere il braccio quando ho visto che stavano cercando di infilarmene uno per il drenaggio”.

Rivedere le immagini di quell’infortunio non gli ha “dato fastidio –assicura- ricordavo cosa fosse successo un attimo prima dell’impatto, ma non i momenti successivi. Anzi, voglio cogliere l’occasione per ringraziare il dottor Bruno del Gravina: mi hanno detto che mi è stato molto vicino in quelle ore”. La sua squadra, per decisione del Giudice Sportivo, ha perso 3-0, ma Gargiulo avrebbe un gran voglia di rigiocare quella partita. Dopo l’impatto di domenica ha ricevuto diverse telefonate (“Mi hanno chiamato dirigenti di società importanti, anche del settore giovanile della Roma, è stato un piacere sentire la voce del mio ex allenatore mister Coppitelli”), ma il primo volto che ha riconosciuto è stato quello della sua fidanzata, Angela: “Le ho chiesto di chiamare a casa e tranquillizzare mia madre, lei non viene a vedere le mie partite e resta a casa a rassettare perché ha paura che io mi faccia male” spiega Giuseppe. Tra le visite, quella di Gambuzza, immortalata con un selfie: “Raffaele è stato il primo a piombarsi in ospedale dopo gli accertamenti –racconta Giuseppe - sono sicuro che lui non l’abbia fatto apposta. La paura è stata tanta e l’ho letta nel suo volto. Ancora stamattina ci siamo sentiti”.

Il peggio è alle spalle. Così oggi per questo 20enne nato in provincia di Napoli, cresciuto nel settore giovanile della Roma e “simpatizzante della Juventus”, arrivato a fine ottobre a Gravina dall’Arzachena, è tempo di buoni propositi: “Mi hanno detto solo che per ora devo stare fermo, riprenderò a correre tra un paio di settimane. Tra 30 giorni ho un’altra Tac per vedere come sta andando. Ma domenica voglio andare allo stadio a vedere i miei
compagni” rilancia: c’è Gravina-Audace Cerignola. Una presenza per ripartire, prima del regalo chiesto sotto l’albero di Natale: “Spero che questa cosa mi renda più forte e mi aiuti a raggiungere l’obiettivo che è quello di ogni calciatore: giocare tra i professionisti e cercare di permettere a mia madre Giuseppina (responsabile call center di un’azienda di surgelati, ndr) di smettere di lavorare. Lo merita". Cuore d’oro.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!