Dopo il dramma sfiorato negli scorsi giorni dal centrocampista dell'Inter, Cristian Eriksen, il presidente Gabriele Gravina ha raccontato le sue sanzioni in quel momento: "Abbiamo vissuto insieme quell'attimo di tragedia sfiorata in cui il cuore di Eriksen si è fermato, ma credo che il cuore di chi ama a questo sport, di chi è legato al rispetto della vita umana, ha avuto un blocco psicologico. I nostri cuori si sono fermati insieme a quello di Eriksen e poi abbiamo ripreso insieme".
"Adesso dobbiamo dare una risposta anche noi, ho apprezzato molto quello che ha fatto Kjaer, lo hanno elogiato anche i medici, perché hanno ritenuto quell'intervento determinante per salvargli la vita. Credo sia giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e i nostri medici affinché tutti gli atleti in campo, i tecnici e gli addetti ai lavori possano avere conoscenze elementari di qualcosa che si deve fare in momenti così drammatici - ha continuato Gravina. La speranza è che si possano verificare sempre più raramente, ma dobbiamo, a prescindere dagli approfondimenti legati alla scienza e alla ricerca, trovare le cause a queste malattie. Abbiamo l'obbligo di incentivare il fattore della conoscenza e della formazione di coloro che sono in quel momento in campo. Inizieremo prestissimo. La nostra commissione federale sta già lavorando e faremo una sorta di protocollo da mettere a disposizione di tutte le società professionistiche e dilettantistiche una disponibilità di formazione che noi renderemo obbligatoria". Così il presidente della FIGC a Sky Sport.
Il presidente Gravina ha poi parlato del possibile aumento del numero dei tifosi sugli spalti: "Ci proveremo, avremo un confronto con la Uefa e le altre federazioni. Lo faremo sulla base dell'ottimo comportamento dei tifosi e del grande senso di responsabilità dimostrato da tutte le parti in campo affinché il CTS, il ministro Speranza e il sottosegretario Rezzali possano condividere questa possibilità".
Sull'innamoramento dei tifosi per la Nazionale: "Sapete quanto la federazione abbia investito sulla ricostruzione di questo rapporto. Un rapporto agevolato dai risultati, ma diventato talmente solido che possiamo andare avanti per diversi anni perché stiamo costruendo il futuro di questa Nazionale".
"Restiamo con i piedi per terra, ma continuando a sognare"
Sull'obiettivo per l'Europeo: "Se continuiamo a coltivare quei valori e questo entusiasmo abbiamo già vinto. Sul campo dobbiamo continuare ad essere concentrati e con quello spirito di sacrificio che ha contraddistinto la nostra preparazione per oltre due anni. Dobbiamo restare con i piedi per terra, ma senza smettere di sognare, con realismo e determinazione: se riusciamo a coniugare questi aspetti il nostro obiettivo minimo è andare a Wembley, poi ce la giocheremo fino in fondo".
"Mancini regista straordinario"
Su Mancini: "E' uno del gruppo. La forza è il gruppo e il CT è un regista straordinario, ma abbiamo la forza dei sentimenti di quei ragazzi che giorno dopo giorno dimostrano di essere grandi professionisti e grandi amici. La nostra è una grande famiglia allargata. Ognuno aiuta l'altro. Questo è il messaggio che gli italiani apprezzano al di là del gol".