Un missile da fuori area per conquistarli, un assist per prendersi definitivamente l'Inter. Ever Banega se l'è giocata così la partita con la Lazio: primo tempo in sordina, più abbassato del solito a far girar palla, ritmo lento e qualche controllo non perfetto. Si è studiato la Lazio, prima di affondare il colpo: capirla per segnarle, e che gol poi. Gioia per lui, per l'Inter e i tifosi.
Destro secco, potente, sotto l'incrocio, e un boato che si alza nella fredda notte di San Siro. Un nome che risalta, un numero che si riprende l'Inter: Ever Banega 19. Che segna solo alle romane, dopo la Roma all'Olimpico, la Lazio al Meazza. Arrivato per essere il regista avanzato nerazzurro, con Pioli aveva perso il posto. Meglio Joao Mario nel 4-2-3-1, più dinamico anche se meno tecnico e palleggiatore come l'argentino ex Siviglia, Banega non trovava spazio nemmeno nel 3-4-2-1. Meno minuti a disposizione, meno possibilità dimostrare il proprio talento, la propria classe, la propria voglia di Inter.
E con la Lazio, questa voglia nerazzurra la si è vista, col cioccolatino servito a Icardi per il 3-0 si è avuta la conferma: Banega c'è e se gioca sempre così è difficile da lasciare in panchina. Pioli se lo gode, San Siro si stropiccia gli occhi per l'1-0 e si alza in piedi per una vera e propria standing ovation: Ever Banega si è ripreso l'Inter. Ora appuntamento all'anno nuovo, con un 'problema' in più per Pioli: e ora chi sta fuori? Per pensarci c'è tempo, ora le feste, rese più dolci da un super Banega.