Ricordate i vecchi videogiochi di calcio, in cui si poteva entrare in tackle sul portiere? Juan Carlos Moreno, in una partita del campionato colombiano, deve aver pensato più o meno a quando, con il joystick in mano, falciava via le gambe dei portieri avversari in un momento di frustrazione. L’attaccante del Fortaleza si è però dotato di una maggiore scaltrezza, tanto da riuscire a infortunare entrambi i portieri dell’altra squadra, ricevendo solo un cartellino giallo.
Il Fortaleza è penultimo in classifica e gioca contro il Patriotas, in lotta per i playoff; la gara è condotta a senso unico dalla squadra in trasferta, forte della manifesta superiorità mostrata sul campo. Al 45’ però, un retropassaggio azzardato della difesa del Patriotas mette in difficoltà il portiere Otero, il quale fa appena in tempo a dar via il pallone prima di essere travolto da Moreno. Il numero uno non può rientrare in campo dopo l’intervallo, al suo posto entra la riserva Castillo. Nella ripresa il Patriotas indirizza la partita dalla sua parte, andando sullo 0-2 dopo appena 8 minuti e affossando definitivamente il morale del Fortaleza. A questo punto, il colpo di genio. Più o meno volutamente, Moreno decide che l’unica carta da giocarsi è quella del killer instinct: su un’uscita bassa, Castillo viene travolto dal numero nove e il suo ginocchio non regge all’urto. I portieri disponibili sono terminati, i guanti passano al terzino Segura.
Juan Moreno ha ormai svolto il suo compito e viene richiamato in panchina, malgrado ci siano ancora due reti da recuperare. Nell’ultimo quarto d’ora avviene l’incredibile: prima un rigore per il Fortaleza, che si porta sull’1-2, poi una papera di Segura a ristabilire la parità, e infine il 3-2 all’86esimo.Moreno diventa così il protagonista della partita, il cattivo che è ricorso a metodi poco ortodossi pur di trovare una soluzione che aiutasse la sua squadra. Se al Fortaleza dovesse ricapitare una situazione simile, saprà a chi affidarsi.
Andrea Zezza