"Viva la mamma", cantava Bennato. Sì, viva la mamma... di Caturano! Quasi trent'anni dopo l'uscita della hit qualche tifoso del Lecce l'avrà sicuramente ricordata più di qualche volte ai gol di Sasà Caturano. Quest'oggi altri due, in casa del Messina: giallorossi che vincono 3-0 conquistando il primo posto solitario, anche grazie alla sconfitta della Juve Stabia ad Andria. L'attaccante ha così regalato la vittoria ai suoi e, in più... un sorriso alla mamma. Che spesso è in tribuna per vederlo giocare, come accaduto a Castellammare di Stabia lo scorso 20 novembre. Come finì quella partita? Vittoria del Lecce per 3-2 in rimonta, con gol decisivo di... indovinate un pò? Proprio Salvatore Caturano. "Spesso, se lei è sugli spalti, faccio gol. Era da un po' che non veniva a tifare per me e, così, ha approfittato della trasferta a Castellammare per raggiungermi da Napoli", ha spiegato in quell'occasione il capocannoniere del girone C di Lega Pro ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. E ha portato bene: vittoria in rimonta contro la capolista e Sasà che, dopo sei giornate di digiuno, tornò al gol.
Caturano, però, non vuole farne un talismano: "Non mi lascio condizionare dalle scaramanzie, sebbene sia napoletano!". Quasi da non credere. Un rito pre-partita, però, ce l'ha pure lui. "Faccio scegliere gli scarpini a Giovanni Fasano, il nostro magazziniere -, racconta ancora l'attaccante -. Quando ha deciso quali devo indossare, mi dice se e quanti gol segnerò durante la partita". Fino ad ora, ne ha firmati 11, tutti decisivi. Merito del magazziniere e di Sasà: a vederlo in campo, il bomber ce la mette sempre tutta. "In carriera mi sono sentito così bene solo a Melfi quando, in coppia con Tortori (ora al Venezia, ndr), segnavo a raffica". Con Torromino la storia si sta ripetendo. L'attacco giallorosso fa paura. "C'è grande intesa tra noi -, continua Caturano -. In campo facciamo parlare i numeri; fuori... le posate! Usciamo spesso insieme, ma il mercoledì non ce n'è per nessuno: si mangia pesce a casa di Giuseppe, io e Ciancio siamo sempre presenti!".
Passione per il gol e per la tavola, Caturano non si nasconde: "Mi piace godermi la città e anche provare la cucina di posti diversi; dovunque vada, a Lecce è sempre tutto buono!". Dalla cucina alla gente, passando per i tifosi e lo spogliatoio. "La scorsa estate -, ricorda il giallorosso -, Lepore mi ha portato al lido 'Orange' di Porto Cesareo: un posto magnifico, tutto il Salento è fantastico".
E’ cresciuto con il mito di Ronaldo. “Io, tifoso del Napoli, che stravedevo per il Fenomeno nerazzurro: quant’era forte!”. A Lecce Sasà ha trovato la sua dimensione. "Qui, per me, è come una seconda casa -, prosegue il capocannoniere -. Sono in una piazza importante e ambiziosa. Preferisco conquistare la B con la maglia giallorossa piuttosto che giocarla da qualche altra parte". A Bari, per esempio: i biancorossi sono i proprietari del cartellino di Sasà, che il Lecce potrà riscattare a titolo definitivo il prossimo giugno. "La scorsa estate sono stato cinque giorni in ritiro con Stellone, voleva che rimanessi al Bari per giocarmi le mie carte in Serie B. Sapevo, però, che sarei stato il vice di Maniero; invece io volevo giocare con continuità", ammette Caturano. Per il Lecce, la soddisfazione dei suoi gol è doppia, condita com'è di "dispetto" ai cugini biancorossi. E quest'oggi ne sono arrivati altri due fondamentali a Messina, che valgono il primato nella classifica cannonieri e il primo posto nel girone C di Lega Pro per i giallorossi.