"Puntiamo
ad arrivare in fondo alla competizione, abbiamo lo spirito giusto e c'è voglia
di dare il massimo”. Rolando Mandragora non ha dubbi: il capitano dell’Under 20
è stato voluto fortemente dalla delegazione azzurra e questo appuntamento da
non perdere è il coronamento di una stagione che l’ha visto recuperare da due
infortuni. Il ritorno in campo poi è coinciso con l’esordio con la maglia della
Juventus contro il Genoa (la squadra con cui esordì in Serie A proprio contro i
bianconeri).
E Mandragora, nella conferenza stampa alla vigilia dell’inizio del Mondiale Under 20 (esordio il 21 maggio), ha spiegato così la situazione, tra la sua forma, la crescita alla Juventus e le speranze dell’Italia del ct Evani: “Fisicamente sto bene, provengo da una stagione difficile, ma ho vissuto l'intera annata con la Juventus e adesso sono pronto a fornire il mio contributo. Allenarmi tutti i giorni con dei campioni mi aiuta a crescere. Infatti cerco di rubare i segreti da Pjanic e Khedira, e anche da Marchisio, Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, che sono tutti pedine fondamentali, soprattutto a livello caratteriale, della Juventus e dalla Nazionale. Ed è anche grazie a loro se sono tornato a stare bene atleticamente e mentalmente, mi hanno dato una grossa mano". A proposito di Juventus e della finale di Champions League: "Spero di essere ancora a giocarmi il Mondiale... Nel caso chiederò al mister un permesso per vedere di notte la finale (ride, ndr)".
Insieme al giocatore, anche il ct Evani ha parlato così in conferenza stampa sull'imminente impegno: "L'Italia ha sempre il dovere di provare ad arrivare fino in fondo alle manifestazioni. Sappiamo che ci attende una competizione difficile, ma vogliamo disputare un buon Mondiale. La squadra è pronta, si sta allenando bene ed è conscia delle difficoltà che troverà lungo il suo cammino".