Mentre il mese di luglio volge al termine, continuano ad arrivare offerte importanti dall'Arabia Saudita per i più noti giocatori europei. Brozovic, Koulibaly, Milinkovic-Savic e Mahrez sono solo i più conosciuti fra i calciatori che hanno scelto di proseguire le proprie carriere in vari club sauditi. Sul tema è intervenuto Sebastian Giovinco, ex calciatore italiano che ha militato nelle file dell'Al-Hilal fra il 2019 e il 2021: la sua intervista per Sportweek.
Le parole di Giovinco sull'Arabia Saudita
Il classe 1987 si trasferì a Riyad nel gennaio 2019, dopo un'esperienza quadriennale in forza al Toronto FC. Queste le sue parole: "In Arabia Saudita hanno un potenziale enorme e oggi investono molto. Lì la passione per il calcio è autentica, i tifosi sono molto caldi e riempiono sempre gli stadi. Per loro è come una seconda religione. L'Al-Hilal ha milioni di fan in tutto il mondo arabo, è una delle squadre asiatiche più importanti e seguite".
La Formica atomica ha toccato anche il controverso tema dei diritti civili: "Non nego nulla, ma quando ero lì io e la mia famiglia non siamo stati sottoposti a nessuna restrizione. Un Paese come l'Arabia Saudita va giudicato di persona. Bisogna andarci, stare lì e osservare. Non si può avere un'opinione per ciò che si sente in tv".
In definitiva, Giovinco non cambierebbe la scelta che prese quattro anni fa: "Se rifarei l'esperienza in Arabia? Sì, senza pensarci. Siamo onesti, se vi offrissero di prendere il quadruplo dello stipendio lontano dall'Italia, voi non ci andreste?".
L'ex attaccante è convinto che lo sviluppo del campionato saudita proseguirà anche nei prossimi anni: "Non finirà come la Cina, hanno un'idea forte. Vogliono usare il calcio per attrarre turisti e investimenti".