Il Torino ancora una volta non riesce a portare a casa i tre punti, venendo ripreso in extremis dal Napoli sull’1-1. Al gol di Izzo di inizio ripresa ha risposto Insigne al 92’.
Marco Giampaolo, nonostante la delusione, sottolinea comunque la buona prestazione dei suoi ai microfoni di SkySport: “A me è piaciuta la squadra, l’attaccamento e le risposte che hanno dato i ragazzi. Abbiamo giocato con passione. E’ stata una squadra che non si è rassegnata, nonostante la nostra posizione di classifica. Abbiamo subito tante disavventure che ammazzerebbero chiunque. Ciò che siamo riusciti a sperperare ha dell’incredibile, però di fronte a questo Napoli non abbiamo indietreggiato. Abbiamo fatto una partita orgogliosa e non era semplice”.
Il momento in casa Toro resta complicato, ma il punto in classifica e la prestazione allo stadio Diego Armando Maradona allontanano i fantasmi dell’esonero: “Poteva essere la mia ultima partita al Torino, la classifica è quella che è. Ma non mi rassegno, siamo una squadra molto più forte di quello che racconta la classifica.
La squadra oggi ha giocato rispettando il suo allenatore, il campo ha detto questo. Siamo condannati e penalizzati da alcuni minuti in alcune partite, ma non ci sono alibi. Non si guarda né al passato né al futuro, è la partita di questa sera quella che conta”.
In questa stagione, sono addirittura 23 i punti persi da situazione di vantaggio dai granata, ma l’allenatore abruzzese distingue il match di oggi rispetto agli altri: “Oggi è stato qualcosa di diverso da quello che abbiamo sperperato in passato. Questa sera Insigne si è inventato un grande gol e non possiamo recriminare. Al momento è questa la storia che si racconta, non siamo stati in grado di gestire le difficoltà all’interno delle partite, ma oggi è stato diverso”.
Giampaolo evidenzia comunque l’attaccamento del gruppo alle idee dell’allenatore, come si è potuto vedere dall’esultanza in seguito al vantaggio: “L’abbraccio di Izzo mi fa piacere, ha dimostrato palesemente il suo attaccamento, gli altri lo hanno fatto in campo con la prestazione. La verità è che sono ancora credibile come allenatore, di questo si tratta. Noi non ci arrendiamo”.