La solidarietà nata dall’infortunio unisce gli sportivi di tutto il mondo. In queste ore, gli appassionati NBA si sono stretti intorno a Gordon Hayward, ala dei Boston Celtics. Il giocatore, arrivato in estate come uno dei colpi più clamorosi del mercato, era subito entrato nei cuori dei tifosi biancoverdi. A Boston, peraltro, ha ritrovato l’allenatore che lo aveva avuto al college. L’attesa è cresciuta a dismisura, fino a due giorni fa, quando finalmente è arrivato il momento di cominciare la stagione regolare. Aprono le danze proprio i Celtics di Hayward e i Cavaliers di LeBron James. Ma dopo cinque minuti di gioco, il giocatore salta ma ricade male, procurandosi la frattura scomposta della tibia sinistra e la lussazione della caviglia. In pratica, una scena fortissima, che provoca le preghiere dei giocatori lì presenti e un clima attonito tra il pubblico, indipendentemente dai colori. L’operazione è riuscita con successo, ma una prognosi lunga è inevitabile: 8-12 mesi di stop. Insomma, la stagione che era iniziata soltanto da cinque minuti, è già finita.
I messaggi di sostegno sono piovuti da ogni disciplina sportiva e da ogni parte del mondo, per Hayward. E anche Francesco Totti non ha voluto far mancare il proprio sostegno. “Nel 2006 ci ero passato anch’io, dopo 4 mesi ero ai Mondiali di calcio! Tornerai più forte di prima” gli ha scritto su Twitter l’ex capitano giallorosso. Il 19 febbraio 2006, durante Roma-Empoli, Richard Vanigli interviene da dietro su Totti. La gamba compie una torsione innaturale, la diagnosi in questo caso era di frattura del perone con interessamento ai legamenti della caviglia, sempre della gamba sinistra. Per questo fu tantissimo, infatti, lo stupore, quando dopo tre mesi Totti era già in campo per la finale di Coppa Italia e pronto per unirsi alla spedizione italiana dei Mondiali di Germania, poi vinti dagli Azzurri. Chissà che allora non sia questo il percorso tortuoso da affrontare, per un campione, per vivere una carriera gloriosa.
