Una carriera colorata di 'red' Liverpool che si appresta a concludersi dall'altra parte dell'oceano con la maglia dei Los Angeles Galaxy. Steven Gerrard, in un'intervista rilasciata al Telegraph, annuncia il suo probabile ritiro, rivelando la sua volontà di appendere gli scarpini al chiodo al termine della stagione che si appresta ad iniziare, la seconda nella Mls. "Non sono ancora sicuro al 100% ma penso che sara' il mio ultimo anno da calciatore. Come può' un club o la stessa Federazione lasciare andare un giocatore con 100 presenze in nazionale e 700 partite con la stessa maglia? Molte società non lasciano che accada, non permettono a certi giocatori di andarsene. Guardate cosa ha fatto il Manchester United con Giggs o il Barcellona con Guardiola, hanno detto: quando smetti, ecco cosa succederà".
Tante vittorie, numerosi trofei vinti ma un un unico cruccio, non aver studiato abbastanza per diventare allenatore: "Quando avevo 21-22 anni sprecavo il mio tempo in albergo, annoiandomi a guardare 'The Office' e 'I Soprano', per questo motivo ho suggerito alla FA di far studiare i ragazzi sin da giovani in modo che a fine carriera siano pronti a diventare allenatori e non abbiano bisogno di cominciare da zero e frequentare i noiosi corsi che ci sono. Persone come Carragher o Fowler hanno troppo da offrire per lasciarseli scappare. Sono contento che Gary Neville abbia fatto questo salto cosi' presto, andando ad allenare un grande club come il Valencia. E' coraggioso e davanti alla sua scelta bisogna solo togliersi il cappello".
Gerrard si sarebbe aspettato molto di più dal Liverpool, una proposta concreta dei Reds avrebbe potuto fargli terminare in anticipo la sua carriera: "Ho avuto una chiacchierata con Klopp, non ho ricevuto alcuna proposta e la società si e' limitata a farmi sapere che sarebbero contenti di riaccogliermi. Ma non mi hanno mai detto: 'vogliamo che tu faccia questo, ti vogliamo per fare questo. Da novembre mi dedicherò alla carriera di allenatore ma al momento non so nemmeno da dove iniziare. Quando cominci a studiare, a frequentare i corsi per il patentino, capisci che fare l'allenatore e' tutta un'altra cosa perché dovrai gestire 25 uomini, tutti con un ego diverso".