L'arrivo dell'ultimo colpo di Preziosi Oscar Hiljemark, il calciomercato sempre più protagonista, quella di oggi in casa Genoa è però stata anche la giornata di Rubens Fernando Moedim, per tutti Rubinho. Portiere rossoblu tornato a Genova dopo gli anni di Torino che oggi si è ripresentato così alla stampa al Signorini di Pegli.
"Sono felice di essere qui, sono stato contentissimo di tornare a casa, sembra che il tempo passato lontano da qui non sia mai passato. A Genova ho ritrovato tante persone che mi hanno voluto bene, che mi hanno fatto stare bene ed anche per questo sono voluto ritornare al Genoa. Che gruppo ho trovato? Un gruppo che ha voglia di lavorare tanto e di fare bene".
Sulle emozioni per un ritorno voluto fortemente. "Il momento più bello è stato quando ho ricevuto il messaggio di Fabrizio (Preziosi, ndr), alle nove del mattino dopo l'infortunio di Mattia (Perin, ndr). Ero ovviamente dispiaciuto per Mattia e in pensiero per lui, ma ero anche talmente contento di aver ricevuto quel messaggio perché già avevo capito tutto ed ero felice. Se ho sentito Mattia? Ci siamo visti a Roma, ora è in un momento nel quale deve pensare solo a se stesso e a fare bene per tornare sereno". Dal compagno di reparto a Juric, con lui in campo ai tempi della prima esperienza in rossoblu. "Quanto è cambiato? Ha un po' di capelli bianchi, - sorride Rubinho - per il resto non è cambiato tanto, era già un allenatore in campo. Sono felice di averlo ritrovato". Sul Como, dal quale il portiere si é liberato prima di tornare a Genova. "È stata veramente una guerra, io non ho mai passato una settimana così, col curatore fallimentare. Ero nervoso, io tutto quello che ho potuto fare per tornare a casa l'ho fatto. Invece di darci una mano cercavano di complicarci le cose, ogni giorno era sempre più difficile. È il passato però, ora il mio presente e il mio futuro sono al Genoa".
Dove il numero uno ha portato l'esperienza vincente maturata in tanti anni di Juventus. "Dove ho imparato tanto. - e anche insegnato - Buffon disse che gli ho insegnato come parare sugli angoli? Questo mi fa piacere, lui è un numero uno. Ho 34 anni e alla Juventus ho vissuto tante esperienze belle, quando sarà il momento le metterò nella squadra, sono qui per aiutare e dare una mano al Genoa". In un momento non semplice del suo campionato. "Come si guarisce? Lavorando, mettendo tutto il cuore e imparando dagli errori. Io penso che il lavoro paghi, ora è il momento di mettersi a disposizione di Ivan, capire cosa vuole da noi in campo e fare bene. Una volta mi hanno detto che 'dopo la tempesta viene sempre il sole', credo sia così. L'unica ricetta che abbiamo é lavorare e aspettare che passi questo momento. La possibilità nel calcio di fare le grandi partite è sempre la prossima domenica, ora abbiamo una grande partita (con la Fiorentina, ndr) dove possiamo fare bene".