Un pesante ko da lasciarsi subito alle spalle, l’occasione di farlo davanti ai propri tifosi, lì dove da inizio campionato sono arrivate solo vittorie: ko con la Lazio da dimenticare in fretta, è già giornata di vigilia oggi in casa Genoa, impegnato domani al Ferraris con il Chievo. Novanta importantissimi minuti che Davide Ballardini dal Signorini di Pegli ha introdotto così.
“Genoa imborghesito rispetto alla scorsa stagione? Dobbiamo chiarire una cosa, questa squadra si è rinforzata in avanti, in difesa e a centrocampo ma ancora dobbiamo dimostrarlo: il Genoa oggi ha 6 punti in quattro partite, ha preso cinque gol a Sassuolo dove siamo stati leggeri e superficiali. Poi i quattro gol subiti contro la Lazio: noi dobbiamo certamente essere più compatti. Venivamo da una vittoria col Bologna che poi ha battuto la Roma, a me il Genoa piace molto poi bisogna ritrovare quella solidità e quella continuità che, lo sottolineo, la stagione scorsa ci ha permesso di fare 35 punti in 22 partite prima della salvezza”, ha proseguito Ballardini.
Problema caratteriale? “Abbiamo incontrato una Lazio che oggi se la gioca con Napoli e Juventus, dalla condizione fisica straordinaria e fa un campionato diverso dal nostro: noi dobbiamo ritrovare quel gusto di essere sempre attenti, compatti e umili. Quello che é mancato fuori casa è proprio la sicurezza, il non essere mai stato squadra, cosa che ti da forza”.
Su come arriva il Genoa alla sfida. “A livello fisico valuteremo oggi, da Sandro a Gunter, passando per Favilli: a livello tecnico ci sarà qualche cambiamento, dovuto però alla volontà di cambiare. Un possibile cambio di modulo? Non ci sarà la difesa a quattro. Può anche essere che si giochi con quattro difensori, ora credo però si debba continuare a tre, ma non è quello che sposta”.
SUI SINGOLI
"Sandro e Rolon? Per vedere il Sandro che vogliamo manca ancora abbastanza, anche se al 30-40% delle sue possibilità rimane un rinforzo importante. Rolon per giocare dovrebbe avere vicino a se centrocampisti con più fisicità e oltre lui e Sandro non ne abbiamo, tipo Bertolacci per capirci”. Dal centro del campo alla fascia destra. “Avendo una rosa di ventotto giocatori ci sta giocare una volta con Lazovic, Pereira, Gunter, spero di far giocare anche Lakicevic: lo fanno tutte le squadre, in un ruolo giocano più giocatori, poi è normale ci sia chi giochi di più”. Sul momento di Marchetti. “A parte l’anno e mezzo dove non ha giocato, ha bisogno di tempo, poi ha avuto un infortunio in preparazione che lo ha condizionato”.
SUL CHIEVO
"È una squadra serissima, che in questi ultimi 15-20 anni ha sofferto sempre meno del Genoa, perché sa come ci si deve comportare per rimanere in serie A. Sono bravi, seri e umili, bravi nella scelta dei giocatori, sanno che dovranno soffrire tanto per guadagnarsi la permanenza in Serie A: sono chiarissimi nel loro obiettivo e sono sicuro che sapranno come raggiungerlo anche quest’anno”.
SULLA VICENDA GIUSEPPE ROSSI
"Sono certo di poche cose nella vita, ho poche certezze, ma una che ho è che Rossi non può assolutamente aver fatto uso di sostanze proibite,, dopo tutto il resto non mi interessa: sono certo che Giuseppe Rossi sia fuori da ogni ragionevole dubbio”.