“Volevo salutare Stefano Sturaro che è già stato operato: ha già chiamato e ha una grande voglia di ricominciare: - la conferenza di Cesare Prandelli al Signorini di Pegli alla vigilia della Roma è cominciata così, con un pensiero a chi a causa dell’infortunio al crociato domani non ci sarà, ma che è già con la testa al ritorno in campo con la maglia del Grifone - ha dentro un progetto che sente suo e non vediamo l’ora di riaverlo con noi”. Il saluto a Sturaro, ma non solo, perché prima di affrontare i temi legati alla gara di domani l’allenatore rossoblu ha voluto ricordare il Grande Torino. “Ricordiamo il grande Torino che ha fatto la storia”. Poi spazio al campo e ai prossimi novanta minuti di Marassi. “In questo momento del campionato le motivazioni sono straordinarie: la Roma ne ha una forte per arrivare in Champions, noi per stare in A. Sarà una partita gagliarda, noi possiamo metterli in difficoltà. Differenze tra la Roma di Di Francesco e quella di Ranieri? Ora c’è compattezza tra i reparti, la Roma è una squadra quadrata: in attacco è stata data maggiore responsabilità a Dzeko. Ranieri? Ho grande stima e considerazione per lui, all’estero ha fatto qualcosa di storico: nelle ultime settimane in quel momento tifavano tutti Ranieri, ha buonsenso ed esperienza e mi auguro domani di creargli qualche problema”.
Sul momento attraversato dal suo Genoa dopo il punto di Ferrara. “Noi non dobbiamo perdere fiducia, il nostro problema principale è quello: a volte gli episodi ci hanno condizionato, dobbiamo sempre avere consapevolezza di poter fare cose importanti. Che tasti bisogna toccare per scuoterete la squadra? I ragazzi stanno bene, si stanno allenando con intensità: dipende tutto da noi, il futuro è nostro. Qualche cambio in vista della Roma? All’avversario si guarda sempre, dipenderà molto anche dall’andamento della gara”.
Sulla condizione fisica della squadra. “Lazovic è disponibile, in settimana ha fatto un allenamento a parte in via precauzionale, non sono per nulla preoccupato. Sanabria? Spesso i giocatori vanno di pari passo con la condizione fisica, ha avuto due problemi che si è trascinato. Questa settimana l'ho visto meglio e lo porterò con la squadra, poi le motivazioni fanno la differenza. Lapadula? - che ha trovato il primo gol della stagione in campionato con la Spal - Devo tenere conto degli stimoli, dell’orgoglio che sentono dentro i giocatori: lui come altri può darci una mano”. Sul modulo che Prandelli manderà in campo domani al Ferraris. “Se la squadra vista a Ferrara è un'idea di partenza per queste giornate? All'avversario si pensa sempre, abbiamo provato certe situazioni: l’importante è che i giocatori, anche quando si fa un cambio sul modello di gioco, non perdano quella tranquillità. Noi possiamo cambiare sistema di gioco a partita in corso, dipenderà dall'approccio alla gara”.