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Data: 21/01/2019 -

Genoa, Prandelli: "Quando sono arrivato non c'era l'intenzione di vendere Piatek"

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L'allenatore del Genoa, Cesare Prandelli, ha parlato a margine della sconfitta casalinga con il Milan: "Dobbiamo ricompattarci, solo se siamo uniti possiamo fare un girone di ritorno importante"
L'allenatore del Genoa, Cesare Prandelli, ha parlato a margine della sconfitta casalinga con il Milan: "Dobbiamo ricompattarci, solo se siamo uniti possiamo fare un girone di ritorno importante"

Sconfitta casalinga per il Genoa nel match valevole per la ventesima giornata di campionato contro il Milan. Borini e Suso stendono i rossoblù, che restano così a sette lunghezze dal Bologna terzultimo. Una sconfitta maturata nonostante una buona prestazione, come ha tenuto a sottolineare Cesere Prandelli ai microfoni di Sky Sport: "Mi è piaciuto molto come la squadra ha giocato nel primo tempo. Abbiamo creato tanto anche se avremmo potuto finalizzare meglio". Poi aggiunge: "Nel secondo tempo siamo stati ingenui sull'episodio del primo gol. Poi ci siamo disuniti ed il secondo gol in contropiede ci ha tagliato le gambe, ma avremmo potuto evitarlo con maggiore attenzione".

Poi sulla situazione ambientale: "Dobbiamo ricompattare tutte le forze, perchè solo se siamo uniti possiamo fare un girone di ritorno importante. E' stata una scelta strana quella di giocare alle 15:00 di lunedì e questa cosa ci ha certamente penalizzato. E' giusto sottolineare che questa squadra ha fatto un'ottima prestazione nonostante queste condizioni, dobbiamo essere più cattivi e determinati".

Infine sul caso Piatek, ormai promesso sposo del Milan: "Quando sono arrivato assolutamente non c'era l'intenzione di venderlo. La società valuta tutte le opportunità ed ha ritenuto giusto valutare questa situazione, adesso sta a noi non piangerci addosso". Poi conclude: "Noi dobbiamo cercare di non essere negativi. Sta a me adesso valorizzare i calciatori che ho a disposizione, cercando di farli migliorare e di fargli capire la cultura di questa società e di questa tifoseria".



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