Entusiasmo ancora alle stelle per la magia di Ntcham e il colpo del ko di Hiljemark che hanno steso l'Empoli, l'attesa in casa Genoa è ora tutta rivolta al derby della Lanterna ormai alle porte. Fischio d'inizio sabato sera alle ore 20.45, con i ragazzi di Mandorlini che questo pomeriggio hanno continuato la preparazione con una seduta a porte aperte (l'unica della settimana), che ha visto i tifosi rossoblù raggiungere Pegli per assistere all'allenamento della squadra in vista del derby. Applausi all'ingresso in campo di Burdisso e compagni, preceduto da una lunga riunione tecnica di più di un'ora, bandiere e tanta voglia del fischio d'inizio del derby al Signorini, con i tifosi pronti a replicare sabato a Marassi.
Pochissimi i tagliandi che mancano per raggiungere le trentamila presenze, per un Ferraris che si prepara a regalare un grande spettacolo sugli spalti. Spettacolo al quale Mandorlini, come dalle prove di oggi in campo, si sta preparando senza sorprese rispetto all'undici visto ad Empoli. Nella partitella finale, quindi, pettorina dei titolari sulle spalle davanti a Lamanna di Ezequiel Munoz, Burdisso e Izzo in difesa. Nel 3-5-2 provato dall'arrivo del nuovo tecnico, in mezzo al campo spazio a Lazovic, Rigoni, Cataldi, Hiljemark e Laxalt. Coppia d'attacco formata da Giovanni Simeone e Mauricio Pinilla, con di fronte le riserve (tra queste Nitcham ancora in gol) in pettorina azzurra disposti nel collaudato 4-3-1-2 di Giampaolo. Cambio di modulo e di interpreti nel finale col passaggio ad un 4-2-3-1 con Izzo, Munoz, Burdisso e Laxalt in difesa, Cataldi e Ntcham nel mezzo, alle spalle di Pandev spazio a Lazovic, Hiljemark e Taarabt. Alternativa a quando provato in queste prime settimane alla guida del Genoa, la sensazione però è che Mandorlini contro la Sampdoria si affiderà al lavoro che ha portato i primi punti con tra Ferraris e Castellani.
