Juric che abbandona in lacrime la sala stampa del Ferraris: eccola l'ultima immagine di Genoa-Chievo, una sconfitta in rimonta che fa male, malissimo al Grifone, e soprattutto complica terribilmente il cammino del Genoa nella lotta per la salvezza. "Non riesco a spiegarmi cosa sia successo, non si può sbagliare una partita importante come quella di oggi" le parole dell'allenatore rossoblù in conferenza, - dopo il lunghissimo confronto con la squadra negli spogliatoi e lo sfogo sentitosi anche dalla mixed zone dello stadio - che continua. "Dopo un buonissimo primo tempo siamo entrati male e nella ripresa ci è mancata l'esperienza. Ripeto nel primo tempo ho rivisto il vero Genoa, poi è venuta meno anche la cattiveria agonistica dei più esperti, l'atteggiamento è stato sbagliato, quei venti minuti non me li spiego".
Non si da pace Juric, che cerca di trovare un perché al crollo dei suoi ragazzi senza però trovarlo, a quattro giornate da un finale di campionato che si preannuncia caldissimo. "I cinque punti di vantaggio? Non sono niente, dobbiamo fare punti. Adesso abbiamo Inter, Palermo che ha battuto la Fiorentina: nessuno regala niente, sono tutte battaglie, dovremo giocarle al massimo cercando di ricavare qualcosa da questa partita. Squadra in ritiro? Non lo so, pensate poi se ne ricavi qualcosa? Può essere, abbiamo fatto una settimana ottima, oggi il primo tempo è stato sopra anche alle mie aspettative, poi nel secondo tempo non so, sono mancati i giocatori più esperti. Quando metti i Rigoni e i Pandev, e magari stanno meglio anche altri per dire, credi facciano la partita della vita e quando arriva il momento ti aspetti un altro atteggiamento. Cambi clamorosi nelle prossime gare? Noi siamo questi, non abbiamo alternative. Non c'è Izzo, abbiamo giocatori arrivati che io non li vedo neanche, che non ci sono all'allenamento o si fermano dopo tre secondi perché non ne hanno voglia. Edenilson è andato via e abbiamo Hiljemark lì come unica scelta, oggi ho fatto giocare Pellegri che ha soltanto sedici anni perché Pinilla è fuori per espulsione, ho qualche scelta in più a centrocampo con Cofie e Cataldi, ma questa è la situazione e vedo che non ho molte scelte".
Una situazione difficile, che potrebbe anche aver fatto spazio a qualche pentimento da parte dell'allenatore sulla scelta del ritorno in panchina a Genova. "No assolutamente, non è uno dei momenti più belli, ma magari più intensi di tutto, perché é in difficoltà la mia squadra..." la risposta di uno Juric commosso, che non riesce a trattenere e lascia la sala stampa del Ferraris. È questa l'immagine che chiude il difficile pomeriggio di Marassi del Grifone: Juric in lacrime, per il suo Genoa. Quello per il quale ha deciso di tornare, quello che proverà a salvare lottando fino all'ultimo minuto di queste quattro giornate.