Vigilia di campionato in casa Genoa, con i rossoblu domani impegnati al 'Mapei Stadium' di Reggio Emilia nell'anticipo delle 18 con il Sassuolo di Di Francesco. Dopo il poker del Ferraris al Frosinone, obiettivo dichiarato di Suso e compagni è quello di migliorare lo score lontano da Marassi, dove in quindici giornate i punti raccolti sono stati soltanto sette, una sola vittoria e quattro pareggi il bilancio. A poco più di ventiquattr'ore dal match, a introdurre la gara dal Signorini di Pegli l'allenatore rossoblù Gian Piero Gasperini.
"Situazione infermeria? Saranno convocati Ansaldi, Pavoletti e Cerci rispetto a domenica scorsa, c'è il dubbio Izzo da sciogliere. Ansaldi dovrebbe giocare, Pavoletti e Cerci forse entrano a gara in corso, Alessio è quello con la condizione meno ottimale. La gara? Occasione per guarire dal mal di trasferta, giochiamo con una squadra che sta giocando molto bene, che sta in alto in classifica, dovremo fare una partita ad alto livello. È anche un'occasione per avere conferme tutti quanti. Il 2016? I numeri a volte hanno significato, stiamo facendo bene".
Sul confronto con il collega Di Francesco. "Chi il più bravo? Lui è partito dalle categorie inferiori e ha fatto molto bene, ha dovuto conquistarsi quello che ha raggiunto sul campo, è in una società forte nella programmazione e nelle capacità, squadra che utilizza molti giocatori italiani e a me questo piace molto".
Dal Sassuolo al Sassuolo. "Cosa è cambiato? In quel momento avevamo un calendario e una classifica che pensavamo potessero portarci molto in alto, poi dal Carpi abbiamo avuto a che fare con risultati imprevedibili e abbiamo vissuto un momento di difficoltà".
Sul mal di trasferta di questa stagione. "Credo che noi si sia stati poco prolifici lontano da Marassi e gli zero a zero sono pochi in questo campionato, ci è mancato questo. La classifica? È molto bella, ma a uno o due punti ci sono tante squadre, c'è un campionato fatto di sette otto squadre, dopo le prime sette, impegnate a battagliare per il proprio cammino, il Sassuolo ha fatto qualcosa di più".
Tornando ai numeri, sul Genoa prima Pavoletti dipendente e poi capace di fare risultato anche senza il suo miglior attaccante. "A volte imposti la squadra in un modo e poi ti trovi in delle situazioni che ti costringono a cambiare, poi è chiaro che non riesci a farlo in un giorno. Con la crescita tecnica e di condizione della squadra siamo riusciti a trovare soluzioni diverse, adesso abbiamo degli equilibri non proprio consolidate, Pavoletti gioca meglio per caratteristiche nel tridente, per come giochiamo ora può fare un po più fatica, in un caso ci sono i centrocampisti che vanno più a segno, io preferisco che segnino gli attaccanti - sorride Gasperini - tornando al nostro cammino credo che i punti siano meritati. La classifica corta in alcuni momenti ci ha dato una sensazione negativa, adesso possiamo giocare con più tranquillità anche se dobbiamo stare attenti perché ci vuole un attimo a staccare la spina. Le motivazioni sono forti, però poi bisogna restare fortemente concentrati al campo e alla partita, questo ci porterà a fare un finale di campionato più o meno importante".
Sul pericolo rilassamento dopo il successo sul Frosinone? "No, i ragazzi si sono allenati bene, poi la partita di domani può essere l'occasione per riproporre chi sta facendo e sta bene, o magari chi è stato fuori e ora può dare qualcosa di più. Io devo cercare di mandare in campo chi ha la migliore condizione psicofisica".
Sul comunicato dei tifosi, a favore delle parole di Gasperini nel post Genoa-Frosinone. "Non ho ancora avuto modo di leggerlo, io non ho mai parlato di gruppi, associazioni o Ultrà e credo anche di non aver mai diffamato nessuno, questa è una cosa poi per la quale bisognerà aspettare il 12 per vedere se ho diffamato o meno qualcuno, ci sarà qualcuno incaricato a farlo. Io posso dire che quando il Genoa è compatto è più forte".
A chiudere una battuta su Suso, autore di una tripletta domenica scorsa col Frosinone. "È un giocatore che se sta vicino alla porta può fare bene, fino ad oggi aveva segnato poco, forse anche perché giocava troppo lontano dal portiere, noi cerchiamo comunque di mettere sempre i giocatori nella migliore condizione".