Mercato di gennaio aperto, Genova rossoblù pronta ad accogliere Suso, Rigoni, Cerci e... Manuel Milinkovic, centrocampista offensivo svincolatosi dalla Salernitana. Un giocatore del quale si è parlato poco, ma che Sogliano non ha esitato a farsi scappare, prelevandolo dopo la risoluzione con il club campano.
Classe 1994, Milinkovic inizia la sua carriera con il Cannes, club attiguo alla sua città natale Antibes, conquistando subito l’Under-16 francese. Le origini serbe del padre fanno sì che si trasferisca alla Stella Rossa e scelga di indossare la casacca della nazionale dell’ex-Jugoslavia con la selezione Under-18. Con la squadra di Belgrado il percorso non è dei migliori, così si trasferisce al FK Bask, squadra di seconda serie; qui riesce a finalmente a esprimersi anche con la prima squadra, disputando un campionato di alto livello che gli permette di farsi notare dai club esteri. Da lì in poi Milinkovic inizia a girovagare per le giovanili di Cagliari, Roma e Frosinone, senza convincere del tutto gli addetti ai lavori; lo scorso anno finalmente il primo contratto con la Ternana di Attilio Tesser, che lo reputa però ancora troppo acerbo per giocare con continuità.
A settembre 2015 arriva la chiamata della Salernitana, ma il feeling tra Milinkovic e i granata non riesce a instaurarsi del tutto: malgrado un’ottima prestazione del giovane serbo nella partita contro il Bari, il giocatore non rientra nei piani di Torrente e l’11 gennaio decide di svincolarsi. Con ogni probabilità, il Genoa girerà in prestito il nuovo acquisto a qualche società di Serie B, in modo da poter valutare al meglio il suo operato.
Esterno di centrocampo dalle spiccate qualità offensive, Milinkovic si caratterizza per la funambolica ricerca del dribbling, a volte maniacale, che fa di lui un talento ancora grezzo per essere inserito in una squadra dai meccanismi tattici ben rodati quale il Genoa. Le qualità ci sono, l’entusiasmo del calciatore anche: ora starà a Milinkovic dimostrare il suo valore, per conquistare (magari definitivamente) il mondo rossoblù.
Andrea Zezza