Un inizio inaspettato, trasformato poi in una cavalcata incredibile: eccola la stagione del Genoa, partito tra tante difficoltà e letteralmente trasformato dal ritorno di Davide Ballardini in panchina. Tantissimi punti, zona calda giornata dopo giornata sempre più lontana e stagione che alla fine “Può considerarsi positiva, prime dodici gare a parte: nelle quali abbiamo raccolto poco, non mi aspettavo di avere sei punti dopo quelle prime dodici partite, ero dispiaciuto anche perché ero tornato e questo è il mio quarto anno qui e mi sento importante. Ci tenevo a fare bene, soprattutto a livello di squadra”. Col ritorno di ‘Balla’ però è poi “iniziato un altro campionato per entrambi, sia per il Genoa che per me: abbiamo fatto una grandissima scalata e abbiamo tutti insieme centrato un obiettivo che all’inizio sembrava molto difficile”.
Parole e pensieri di Andrea Bertolacci, - dal Museo del Genoa in occasione della presentazione della Partita del Cuore che si giocherà a fine maggio a Genova - tornato in rossoblù via Milan in estate per rilanciarsi, e sicuramente uno dei protagonisti della salvezza targata Ballardini, riconfermato da Preziosi anche per la prossima stagione. “Penso che chiunque si aspettasse questa riconferma, perché l’allenatore ha fatto un grandissimo lavoro: da quando è subentrato abbiamo fatto un campionato veramente importante e il merito è anche e soprattutto il suo. Spero che continui a dimostrare quello che sta facendo e ad aiutarci, perché è un allenatore che ci ha tirato fuori da una situazione veramente difficile”.
Dalla rincorsa incredibile alle ultime due partite a chiudere la stagione. “L’obiettivo principale credo sia quello di giocare da Genoa, quello di giocare come il secondo tempo con l’Atalanta e il secondo con la Fiorentina, con la voglia di vincere che questa maglia e questi tifosi si meritano”. Dal calcio giocato al calciomercato, che lo vedrà tornare al Milan per la fine del prestito. “Se mi piacerebbe rimanere in rossoblù? Adesso a questo non penso, è ancora presto, voglio chiudere bene in queste due partite: al futuro davvero adesso non sto pensando”. Pensiero fisso e sogno di ogni giocatore, invece, è la maglia della Nazionale. “Una battuta sui possibili prossimi ct? Io penso solo a fare bene con la maglia con la quale gioco, perché la Nazionale anche quando ci sono andato è passata dalle prestazioni col Genoa e col Milan: la Nazionale si merita facendo bene nel club e questa è la mia ambizione”.