Sosta alle spalle, campionato pronto a tornare. In casa Genoa un solo obiettivo, gettarsi alle spalle il pesante ko in casa col Sassuolo e tornare a muovere la classifica contro il Bologna di Filippo Inzaghi, in arrivo domani al Ferraris. L'allenatore rossoblu, Ballardini, ha parlato in conferenza: “Una squadra che non pensa certo di fare fatica a rimanere in serie A, ora si trova ad avere un inizio più complicato di quanto si aspettasse ma guardando la Rosa, gli attaccanti sono tutti di grande valore. Non ci sarà Palacio, ma c’è Falcinelli che è molto bravo, Dzemaili che segna molto, poi Poli, Pulgar. È una squadra molto competitiva”.
Che il Genoa affronterà dopo una sosta nella quale ”la squadra si è allenata bene, chi è rimasto si è allenato molto bene e chi è arrivato poi ha fatto altrettanto. - tra i primi anche l’ex Benevento Sandro, nuovamente in gruppo dopo il lungo stop -Se può essere già convocato? È un giocatore con una qualità che pochi centrocampisti hanno, quando sta bene è straordinario: detto questo, non è ancora convocabile". Dal futuro col possibile ritorno del centrocampista, al passato col blackout col Sassuolo. “Dopo una mezzora ho sentito dei commenti dove si diceva che il Genoa stava annichilendo il Sassuolo, quando pensi di essere così forte e bravo è giusto prendere degli schiaffi e dei calci nel sedere. Ci siamo sentiti più bravi di quello che siamo, penso che il problema sia stato quello”.
Un atteggiamento che ha portato il Grifone a spegnere la luce per quindici minuti, a pagarne di più le spese Federico Marchetti tornato a casa con cinque reti subite. “Come ha vissuto queste due settimane? È un grande portiere, con grandi qualità: la partita con il Sassuolo per me fa poco testo, forse lui è quello che ha subito di più la nostra superficialità. Siamo stati pochissimo bravi noi e lui ha subito le conseguenze più gravi, ma lui non c'entra niente". Al sicuro, quindi, una maglia da titolare in vista del Bologna, nonostante la sorpresa Radu. - protagonista in Nazionale - Non è una sorpresa, è un ragazzo molto interessante, è molto giovane: siamo ben contenti di averlo, in queste gare con la nazionale ha confermato quanto di buono ha fatto. Gunter? Ha già giocato la prima partita, magari in un ruolo non suo (come esterno nei cinque). E' però un giocatore forte, ha personalità, é un ragazzo molto interessante: arriva da un anno dove ha giocato poco o niente, mi sembra però abbia buone potenzialità“.
Tornando alla gara di domani. “Cambi di modulo in vista dopo il blackout con il Sassuolo? La prima mezz’ora eravamo equilibratissimi, il Sassuolo mi ricordo non abbia tirato in porta: la risposta è questa, siamo stati compatti, ordinati. Noi in avanti abbiamo giocatori molto interessanti, però poi dopo la compattezza la dà la squadra: i difensori per me hanno poche colpe, se li lasci da soli possono essere più o meno bravi, ognuno di noi deve fare del proprio meglio. Io sottolineo l’attenzione a livello individuale, col furore giusto per essere d’aiuto ai compagni. Avanti quindi ancora con Pandev o Medeiros dietro alle due punte? Abbiamo sei attaccanti e con caratteristiche diversi tra loro, poi si può giocare con un centrocampista offensivo, con più mezze punte, ma per me l’equilibrio la dà la disponibilità e l’attenzione del singolo”. A chiudere la conferenza una battuta sul ritorno al Ferraris, che dopo i 43 minuti di silenzio in ricordo delle vittime di Ponte Morandi tornerà a cantare dall’inizio. "E' importante giocare davanti a chi ci vuole bene e ci sostiene, poi quello che è accaduto rimane: Genova è una città predisposta a dare l'input a cose nuove, dopo quello che é accaduto qualcosa cambia e io credo che cambi in ognuno di noi in meglio. Genova in tante situazioni ha dato il là a tante buone cose”.