Rossoblù da una parte, azzurri dall'altra: luci accese al Ferraris sul ritorno della Serie A dopo la sosta per le Nazionali. Obiettivo continuità dopo i pareggi con Napoli e Pescara e il successo di Bologna per i ragazzi di Juric, da ritrovare per quelli di Martusciello c'è un successo che lontano dal Castellani manca addirittura da gennaio. Missione difficile nel 'Fort Knox' Marassi, l'ultima a passare l'Atalanta lo scorso maggio: ad accendere le speranze dell'ex Gilardino e compagni, l'ingenuità di Lazovic su Pasqual al trentaquattresimo del primo tempo.
Trattenuta del serbo, secondo giallo sventolato da Pairetto e Genoa in inferiorità numerica per la terza partita consecutiva (a Edenilson e Pandev i Rossi col Pescara, doccia anticipata per Gentiletti col Bologna) con quasi un'ora da giocare in dieci. Ora che, dopo il gol annullato per fuorigioco a Rigoni, la traversa a gioco fermo di Gilardino e le proteste del Genoa per una gomitata di Bellusci su Simeone non vista dall'arbitro, regala poche emozioni ed occasioni. Ci provano Rincon e Veloso dalla distanza, Skorupski è pronto: il sinistro di Ninkovic (entrato bene al posto di Giovanni Simeone) non crea problemi al numero uno dell'Empoli, sull'azione successiva a fermare il 99 lanciato a rete per un fallo dubbio è Pairetto, scatenando la reazione rabbiosa di Juric. Allenatore rossoblù allontanato dal terreno di gioco e Marassi che diventa una bolgia, ma non succede più nulla.
Finisce così, nel giorno delle cento presenze in Serie A col Grifone di Perin (premiato prima del fischio d'inizio) tra le proteste rossoblù per alcune decisioni arbitrali Genoa ed Empoli si dividono la posta in palio. 0-0 al Ferraris, Empoli che torna a muovere la classifica dopo il ko con la Juventus non riuscendo però a sfruttare la superiorità numerica, quarto risultato utile consecutivo invece per il Genoa, che sfiora il colpo sul finale con Ninkovic e ora è pronto a gettarsi testa e cuore verso il derby della Lanterna con la Sampdoria.