L’allenatore del Pisa Gennaro Gattuso, al termine della gara pareggiata per 0-0 contro l’Entella, ha parlato a Sky e ai giornalisti presenti del match di Chiavari: un pizzico di rabbia e, al contempo, la consapevolezza di aver comunque ottenuto un buon risultato su un campo non semplice.
″I rimpianti ci sono ma ci portiamo via un punto importante - ammette Gattuso - il nostro percorso è lungo e difficile e dobbiamo vivere partita per partita. Io ho grande fiducia in questo gruppo, lo dimostra il fatto che avevamo comprato solo 3-4 giocatori e poi sono andati via Merkel, Colombatto e Scognamiglio, nonostante li capisca: adesso aspettiamo Lazzari e Mudingayi, speriamo che la società ci faccia questo regalo".
"A me piace un tipo di calcio in cui si gioca alla morte, con il coltello fra i denti e penso ci possa dare una grossa mano, deve crescere a livello di condizione. In questa squadra ci sono giocatori che ce la mettono tutta durante la settimana nonostante le difficoltà, io dico a loro che vengono pagati per giocare a calcio e lo spirito deve essere questo: dobbiamo fare di tutto per salvarci perché la squadra manca da tanto dalla Serie B e porta ogni volta 9-10 mila persone allo stadio - prosegue - Io metto la famiglia al primo posto, poi viene il Pisa: dobbiamo salvarci anche se siamo in una situazione anomala in cui non voglio più mettere becco, se ci sono dei problemi li voglio risolvere con il mio staff. Abbiamo 16 giocatori, ci stiamo allenando poco perché in allenamento non vogliamo perdere nessuno e credo che la squadra che voglio si vedrà da novembre in poi".
Parole alle quali, poi, Gattuso ha voluto aggiungere ulteriore pepe in conferenza stampa: "Solo a chi ha mangiato m***a come noi può rimanere qualcosa dentro come il senso di appartenenza dei miei giocatori. Io sono tornato a Pisa per la tifoseria e per i miei ragazzi, se no solo un pazzo sarebbe tornato. Nel mese in cui sono stato assente agli allenamenti sempre 3000 persone: di sicuro hanno fatto arricchire il porchettaro fuori dal campo". Infine, un'ultima battuta per sorvolare sulla vicenda Albertini-Costacurta, accostati alla nuova società Milan come possibili bandiere all'interno del club rossonero: "Costacurta? Ha la battuta pronta. Albertini invece è meno simpatico".
Alberto Trovamala