Doppio filo. Sono legate così il Pisa ed il Tianjin. Il primo è facile, facilissimo: Gattuso e Cannavaro - i rispettivi allenatori - sono due dei campioni del mondo del 2006. Il secondo, forse meno immediato, è che entrambe le squadre sono neopromosse. Il Pisa è alla sua prima stagione di serie B dopo fallimenti e Lega Pro, il Tianjin ha vinto il campionato di seconda divisione cinese e si prepara alla Super League. Come? Facile: in Italia. Perché Fabio Cannavaro ha voluto portare nella sua terra la squadra per preparare la stagione che verrà. Forte anche della campagna acquisti niente male che ha portato alla corte dell'allenatore napoletano Pato e Witsel.
Fabio e Ringhio hanno deciso di mettersi alla prova, l'uno contro l'altro in un'amichevole di lusso tra Pisa e Tianjin. All'Arena Garibaldi si è finito per mettere su un "allenamento" a porte aperte perché l'amichevole è saltata per motivi burocratici. Ma a Pisa c'era già fermento, troppo per annullare tutto anche perché l'incasso della giornata sarà devoluto alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Basti pensare che lo stesso Gattuso l'aveva presa davvero sul serio. Squadra in ritiro dal ieri, come se fosse una gara ufficiale. Annullati anche gli appuntamenti previsti per la giornata, perché con l'amico Cannavaro non voleva proprio fare brutta figura.
In campo, poi, spazio allo spettacolo innanzitutto. Qualche giocata di Pato, certo, ma Mannini e compagni non avevano alcuna intenzione di sfigurare. Sotto una curva piena, come se si trattasse di una gara di campionato. Perché i tifosi del Pisa sono così, attaccati alla maglia in qualunque momento. L'hanno fatto vedere - e tanto - durante la questa stagione così movimentata con i problemi societari, figuriamoci adesso che in campo si sfidavano due campioni del mondo come Gattuso e Cannavaro e si poteva aiutare le popolazioni bisognose.