Amici per sempre, e qualche volta capita pure di essere avversari. Scarpette al chiodo da un po' di anni per entrambi, un presente che adesso è tutto da vivere in panchina. Strade diverse sì, ma stessa passione per il calcio: Gennaro Gattuso e Cristiano Lucarelli, oggi (di nuovo) di fronte. Tuttocuoio e Pisa si sfidano in uno dei tanti derby toscani del girone B di Lega Pro: ambizioni opposte, e non può essere altrimenti. Il Pisa insegue la Spal e sogna la B, il Tuttocuoio cerca di fuggire dalla zona playout. Eppure gli occhi, più che sul campo, sono tutti su di loro: Gennaro e Cristiano, amici da una vita.
Da venti anni, per l'esattezza: ne avevano 17 entrambi, insieme per 24 mesi nella scuola calcio del Perugia. "Vivevamo le partite in maniera diversa" confessò Gattuso, "io le sentivo molto più di lui". E infatti... quanti litigi la domenica mattina, quando "Ringhio" nervoso per la gara andava avanti e indietro con gli zoccoli di legno di Dr. Martens: "Allora andavano, e io li indossavo" confessa, "ma che rumore, non se ne poteva più" risponde Lucarelli. Lui, che la sua fede politica non l'ha mai nascosta, "aveva le bandiere del Che Guevara in camera" confessa Gattuso. Chissà, allora, quanti ricordi oggi quando a Ponte a Egola, un piccolo paese nel cuore della Toscana, si sono ritrovati difronte. Di nuovo.
La partita? L'ha fatta quasi tutta il Tuttocuoio di Lucarelli, che aveva pure trovato l'1-0 con Shekiladze. Poi? Pareggio di Mannini (sì, l'ex Napoli e Sampdoria) all'83' e... trionfo Pisa al 93': pieno recupero, gol di Montella (soltanto omonimo dell'allenatore blucerchiato) e 2-1 finale nerazzurro. Tre punti d'oro per inseguire la B, un'altra vittoria del Pisa di Gattuso come un girone fa. E a Lucarelli, col sorriso, torneranno in mente quei fastidiosi zoccoli di legno.