Atalanta, Gasperini: "Mai visto uno sudare come Zapata. Firmare a vita...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 26/01/2019 -

Atalanta, Gasperini: "Mai visto uno sudare come Zapata. Firmare a vita? Contano i risultati"

profile picture
profile picture
Quota 61 per Gian Piero Gasperini che per il suo compleanno rilascia un'intervista speciale ai microfoni di Tuttosport
Quota 61 per Gian Piero Gasperini che per il suo compleanno rilascia un'intervista speciale ai microfoni di Tuttosport

61 anni tutti per Gian Piero Gasperini, nato a Gragliasco il 26 gennaio del 1958. Un compleanno da festeggiare in ritiro con la sua squadra, in vista dell’importante match tra Atalanta e Roma, in programma domani alle 15:00.

I nerazzurri vivono il loro momento migliore della stagione, e Gasperini, per festeggiare questo giorno speciale, brinda in compagnia della sua squadra: “Assolutamente brindisi. Mi hanno fatto più effetto i 60 anni, ma anche a 61… l’unica cosa che mi disturba è che non posso più fare un mutuo lungo, non me lo darebbero mai. Se non fossi stato allenatore? Non so che lavoro avrei fatto, ma di sicuro non il dipendente. Avrei lavorato tantissimo ma sempre pensando di disporre della mia libertà. Dopo aver passato una vita a fare programmi e a fissare traguardi ora voglio vivermi il presente e adesso è in quel brindisi che farò in ritiro con lo staff, con i giocatori. Poi, lunedì, si festeggia in famiglia. Momento più bello di tutti in questi anni? Spero che sia quello che deve ancora arrivare. Comunque ho avuto la fortuna di viverne tanti, sono stato molto fortunato. Solo due stop all’Inter e al Palermo, ma l’esperienza in nerazzurro nemmeno la considero, è stata troppo breve. L’Inter era in crisi ed io volevo cambiare quel modello che non funzionava più. Moratti però era ancora legato a un modello che gli aveva dato tante gioie e faticava a staccarsene. A Palermo non ero sereno e non ho dato tutto me stesso, avevo perso tutti e due i genitori in venticinque giorni, passavo più il tempo per loro” un regalo per il suo compleanno potrebbe però arrivare domani contro la Roma".

Nel corso dell'intervista di Tuttosport, Gasperini ha parlato del suo rapporto con il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi: “Avere Percassi, come presidente è un vantaggio, uno dei pochi ad essere innamorato davvero della loro squadra. Ricordo l’anno che eravamo in difficoltà, lo chiamai la sera prima della partita contro il Napoli per dirgli che avrei fatto giocare tutti insieme i ragazzi, Petagna, Gagliardini, Conti, Kessie, Caldara. Lui non disse una parola. Solo due giorni dopo mi confessò di non aver dormito tutta la notte. Io ero sicuro che quella fosse la strada giusta. Firmare a vita qui all’Atalanta? Lui me lo ripete in continuazione, però io so bene che nel calcio contano i risultati”.

E in merito agli episodi di razzismo che hanno coinvolto il difensore del Napoli Koulibaly “Gli ululati a Koulibaly non li considero una manifestazione di razzismo. Come fa ad essere razzista uno che al tempo stesso tifa per Asamoah o nel nostro caso, magari per Zapata? Il razzismo è un’altra cosa, molto più seria, Queste sono solo offese e mancanza di educazione. Il problema però non si risolve chiudendo uno stadio o una curva”.

Dopo aver fermato in casa la capolista Juventus, la squadra di Gasperini ha prima schiantato il Sassuolo in casa per 2-1, tornando a tre punti di vantaggio sul Torino, per poi travolgere al ritorno della pausa il Frosinone: “Siamo in un bel momento, giochiamo con la fiducia e siamo il miglior attacco. Possiamo avere ancora un’evoluzione dal punto di vista tecnico. Zapata? E’ uno di quei calciatori che hanno lavorato molto, nonostante le difficoltà iniziali. Non ho mai visto uno sudare quanto lui. La sua grande qualità è di essere rimasto sempre se stesso. Nella rosa della Juve potrebbe starci benissimo, deve solo fare altri 14 gol all’Atalanta. Tutti i ragazzi si stanno pian piano imponendo.

Battere la Roma per fare un gran salto in campionato o battere la Juve per arrivare alla semifinale di Coppa Italia? Di certo, Gasperini, ha la giusta risposta: Dobbiamo fare entrambe le cose. Arrivare in Europa attraverso la Coppa Italia vorrebbe dire vincerla, quindi dovrei dire battere la Juve, però ci sarebbero ancora una semifinale e una finale e forse è meno difficile arrivare in Europa attraverso il campionato. In entrambe le partite però metterò la squadra migliore. Juventus? Mi auguro che possa vincere la Champions. E’ una squadra che può arrivare alle sfide decisive in Champions senza aver avuto la necessaria tensione in Serie A".



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!