Un addio sereno e pianificato, con un futuro sempre più tinto di un nerazzurro che, stavolta, sarà di marca Atalanta. Gian Piero Gasperini, intervistato da Riccardo Re per Sky Sport, ha parlato della ormai imminente separazione con il Genoa, non ancora ufficializzata ma ormai, sostanzialmente, cosa fatta:
"Che effetto mi fa non essere più l'allenatore del Genoa? Un certo effetto, tra la prima è la seconda esperienza otto anni sono tanti, ormai il Genoa era indubbiamente casa mia. La rimarrà comunque, però è chiaro che sono abitudini che dovrò cambiare. Perché si è arrivati al divorzio? Non lo so, a volte le situazioni poi si vanno ad esaurire e non c'è poi una spiegazione, forse in questo momento era quello meno prevedibile, non c'erano dei segnali. Però si vede che il destino era questo ed è un bene sia arrivato con dei buoni risultati e ci si lascia con una buona armonia. - le prime parole Gasperini nell'intervista - Abbiamo vinto tutti quanti, perché è stata una stagione difficile per tanti motivi, anche per quelli ambientali ad un certo punto, ma sempre per grande amore. Perché penso che la delusione cocente è stata l'Europa League dell'anno scorso e non potere giocare le coppe quest'anno. La questione tifosi? Assolutamente non c'entra col mio addio, anzi. Da queste questioni si è ricompattare tutto l'ambiente e io credo di essere davvero fortunato per aver vissuto e per tutto quello che ho ricevuto dai tifosi del Genoa e da tutti quanti".
Sul passaggio di consegne all'allievo Juric. "Il Genoa alla fine andrà avanti e farà bene, perché quando il Presidente Preziosi si impegna in prima persona è veramente geniale nella scelta dei giocatori, nel costruire le squadre, abbiamo fatto tanti anni bene assieme, peccato qualche volta non essere stato possibile per lui essere così vicino e attento come lo è stato in altri anni, forse il fatto che vada via io lo porterà ad essere un po' più attento, si impegnerà un po di più e come sempre farà una buona squadra. Deluso da qualcuno per come è arrivata la separazione? No, io continuo a guardare le cose belle, ripeto io sono stato molto fortunato, difficilmente si possono vivere delle emozioni come ho vissuto io a Genova, avere così tanto affetto e così tanta riconoscenza. Io riesco a ricordare solamente i momenti belli, anche perché di gran lunga sono stati molto superiori ai pochissimi di difficoltà. Un addio o un arrivederci? Io rimango comunque legato a questo ambiente a prescindere, quindi non è sicuramente un addio. Un arrivederci neanche si può dire, in questo momento chissà cosa proporrà la vita, però non sicuramente un addio".
Sul futuro lontano da Genova, infine, con la panchina dell'Atalanta ad attenderlo, Gasperini ha concluso così. "Se supererò il Genoa? Questa è una bella sfida, ma sicuramente anche questa esperienza mi darà una carica ancora più grande per ripartire e per dimostrare che lontano da Genova posso fare bene".