Il nuovo allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto durante il WyScout Football Festival, rispondendo alle domande che gli sono state fatte, trattando diversi temi tra cui il suo passato al Genoa e la sua nuova avventura a Bergamo. ″Ho legato con molti giocatori nel corso della mia carriera, tanti hanno avuto attaccamento alla maglia. Il più forte che ho allenato è stato Milito, ma anche Palacio e Thiago Motta, mentre Burdisso è un leader vero. Avrei voluto Cristiano Ronaldo″.
Sulla sua esperienza al Genoa: ″Genova è una piazza particolare che dà grandi emozioni, con un pubblico appassionato e che trasmette entusiasmo: vincere i derby è una grande soddisfazione. Spero che il presidente Preziosi costruisca una squadra sempre più forte. Nella vita ci sono momenti in cui pensi che non andrai mai via da un posto, mentre in altri casi devi cambiare ed essere tranquillo con la coscienza. Mi sento genoano dentro ma ora darò il massimo per l’Atalanta″.
″Perin è il portiere che mi ha sorpreso di più, l’ho conosciuto che aveva 15-16 anni. Come difensori dico Burdisso e Biava, poi Criscito, Bocchetti e Ranocchia. A centrocampo Juric, Thiago Motta e Rincon. In attacco Milito, Borriello e Pavoletti, che spero abbia una grande carriera, perché è pronto per una grande squadra″ ha proseguito Gasperini.
Sulla scelta dell’Atalanta e su un possibile futuro all’estero: ″Non sarei voluto rientrare solo per un giro di panchine, ero pronto a fermarmi. La famiglia Percassi mi ha colpito perché mi ha fortemente voluto, convincendomi sulla scelta da fare. Sono stato chiamato più volte per allenare all’estero, con diverse squadre di Premier League interessate: dovrei imparare bene la lingua, perché non si può andare ad allenare con l’interprete″.
″Juric è un allenatore bene accetto dai tifosi. Lui ha voluto fortemente venire, mentre per altri sarebbe stato più difficile. Anche per lui i risultati conteranno molto per il futuro″ ha concluso Gasperini.