L'Italia nel passato e, "perché no?", magari nel futuro. Toccata con mano ai tempi della Roma, possibile tappa al termine dell'esperienza sulla panchina dell'OM: Rudi Garcia tiene aperta ogni pista e, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ripercorre la sua esperienza in giallorosso: "Roma per me non è mai stata un trampolino di lancio, non sentivo la necessità di allenare un top club - confessa - offerte dalla Juve? Ricevetti alcune proposte, ma in giallorosso stavo benissimo. Chissà, magari in futuro tornerò in Italia."
L'Italia, però, Rudi Garcia se la potrebbe... portare a casa. Come? Mettendo sotto contratto Mario Balotelli, in scadenza con il Nizza, che tanto piace al suo Marsiglia. "Del mercato non parlo - spiega l'allenatore francese - Mario è un grande calciatore, uno dei migliori d'Italia. Io voglio portare la mia squadra in Champions, ma per riuscirci mi servono grandi giocatori. Balotelli lo è e, in più, in Francia non ha mai avuto problemi di comportamento".
Dall'Italia agli azzurri, Garcia ha poi commentato la "nuova era" della Nazionale che riparte proprio da Super Mario insieme a Mancini: "Roberto è l'uomo giusto per ripartire ma in Serie A c'è qualcosa che non funziona. Difficile dire cosa, non saprei. In Francia, i club reclutano ragazzi in gamba e li riescono a inserire bene anche se, una volta maturati, è davvero difficile trattenerli. Eppure, all'estero c'è gente come Varane, Griezmann, Pogba, Kantè e tanti altri che portano in alto il nome del nostro Paese. Ora possiamo puntare a vincere i Mondiali".
"Ciò che conta non è tanto trattenerli, quanto lanciarli nel grande calcio...", ha continuato Garcia, che Interrogato su quale sia, allora, la priorità per ridare energia al gruppo azzurro, non ha avuto dubbi: "Spazio ai giovani. Perdere un gruppo consolidato, come quello dei difensori della Juventus, non sarà facile, ma a questo punto è necessario. Farei un'eccezione giusto per Buffon, un campione. Anche al PSG si troverà benissimo, vedrete!".
L'intervista completa su La Gazzetta dello Sport