Lo stadio Pierre Mauroy di Lilla tinto di verde e azzurro? I fans del Losc non devono preoccuparsi, la loro squadra del cuore non ha cambiato colori sociali. Staserà, però, il loro teatro verrà prestato ai tifosi di Italia e Irlanda per l'ultima fatica del girone E di euro 2016. Per farsi raccontare qualche curiosità della città francese e per avere un giudizio sugli azzurri, La Gazzetta dello sport ha contattato chi Lilla e il Losc li conosce bene, Rudi Garcia.
"La città vecchia è bellissima" - dichiara l'ex allenatore della Roma - "Quando mi stabilii, diventò il mio quartier generale, e mi fece scoprire tanti amici italiani. Fatto l’accordo con la Roma, il mio primo corso di lingua me lo ha fatto un cameriere di un ristorante italiano. L'Italia? E’ solida. Si vede l’organizzazione che ha portato Conte, innestata su una difesa fortissima ed esperta. E non è vero che non ci sia talento, secondo me gli azzurri ne hanno. Tra l’altro, vedo una gioia nello stare insieme che fa ben sperare. Senza contare che essere già primi, consentirà di farne riposare parecchi".
Su De Rossi e Florenzi: "Daniele ha giocato molto bene, ma non mi sorprende: è un campione. “Flore” è entrato in campo con personalità. Io lo vedo meglio a destra, ma si muove bene anche a sinistra". Favorite? Garcia non mette l'Italia: "Resto dell’idea che avevo all’inizio: la più forte è il Belgio, ma vedo bene anche la Croazia. Spagna e Germania sono realtà consolidate, mentre sulla Francia è ancora presto per un giudizio definitivo.Il fatto che, con 24 squadre, quasi tutte le terze passino agli ottavi non mi piace Così il primo turno non serve quasi a niente".
In chiusura d'intervista Garcia parla anche del suo futuro, senza sbilanciarsi: "Della Roma non parlo. Serie A, Liga o Premier? Credetemi, ancora non lo so".