Cristian segna, Riccardo lo segue a ruota. Improta segna, Galano rilancia. È l’inseguimento virtuoso al quale stanno dando vita Cristian Galano e Riccardo Improta, le ali che hanno spinto al secondo posto -almeno per una sera, in attesa che il decimo turno di B si completi- il Bari. Da esterni offensivi a gemelli del gol, il passo non è stato breve. Fino a mettersi alle spalle tutte le coppie-gol del torneo (Caputo e Donnarumma dell’Empoli sono a 13, ottenute solo in campionato Emma con un turno giocato in meno). Anzi: per Improta ha rappresentato una girandola da Castellammare di Stabia a Salerno, passando per Padova, Genova e Bologna, mentre Galano si è ritrovato a Bari dopo la tappa di Vicenza. Un anno e mezzo in “esilio” in Veneto prima di tornare nella sua Puglia a gennaio 2017: sette reti con il Bari fino a maggio, nonostante una squadra in discesa libera, altrettante tra campionato e coppa in questa prima parte di stagione. E pensare che a settembre non è praticamente sceso in campo per un infortunio rimediato alla prima contro il Cesena. Cristian segna un gol ogni 64 minuti in B quest’anno, Riccardo invece ha una media meno esaltante, ma spesso corre per tutta la fascia: gamba, qualità e polmoni. Così Improta in 10 partite ha già agganciato il record personale stabilito a Padova nell’annata 2013/2014. Quante reti? Sette. Un numero che sembra nel destino del Bari, che si aggrappa a loro e alla vena da assistman di Cissè, elemento al vertice del tridente offensivo studiato da Fabio Grosso, per tornare a sognare la massima serie. Da quante stagioni manca la serie A al San Nicola? Non serve neanche chiederlo. Ovviamente, sette.
Data: 21/10/2017 -