È il momento di massima pressione per Manolo Gabbiadini, dopo che l'infortunio di Milik gli ha aperto le porte per la titolarità nel Napoli di Sarri. E i tifosi azzurri si aspettano da lui una risposta, magari già domenica contro il Crotone. Intanto, l'attaccante della nazionale ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Lega Serie A, riportata da KissKiss Napoli:
"Pressione? Io la vivo serenamente, se soffrissi la pressione non giocherei a Napoli. Sono sereno e mi alleno serenamente, poi vado in campo e cerco di dare il massimo. Logicamente mi dispiace per l’infortunio di Milik, colgo l’occasione per fare gli auguri a lui e Montolivo. I numeri sono a mio favore, per le presenze ed i gol che ho fatto. Sono fiero di essere in una squadra come il Napoli anche se fin a questo momento ho giocato poco. L’anno scorso, quando Higuain si fermò e toccò a me, le persone mi incontravano per strada e mi facevano sentire forse un po’ troppo importante, quei momento li ho vissuti stranamente però i miei compagni mi hanno aiutato subito in campo."
E poi qualche battuta sulla sua carriera: "Il primo a cui devo qualcosa è Ferrara, se non fosse stato per lui non sarei qui, visto che mi ha fatto giocare sempre titolare nell’Under 21; e poi Mihajlovic che ti dice sempre tutto sia bello che brutto e quando ho un rapporto con un allenatore cosi riesco a dare il massimo. Ho lavorato un anno e mezzo in una ditta di meccanici, anche il giorno dopo dell’esordio a Parma sono andato in officina perché era il mio lavoro. I motori sono la mia passione”.