La Fiorentina nel destino di Pinamonti: cambia la maglia, cambia la categoria ma la sostanza è sempre quella. È il suo secondo gol in Serie A, sicuramente il più bello e importante, e arriva contro la squadra a cui aveva segnato un altro gol pesantissimo in carriera ai tempi dell’Inter. Finale Scudetto Primavera 2017, suo il gol decisivo per assegnare il Tricolore all’Inter e fare scontenti per la prima volta i Viola.
Quella Fiorentina che un anno e mezzo dopo gli ha regalato un altra soddisfazione: un gol splendido da fuori area sotto la sua nuova curva, quella che sta conquistando grazie a reti che continuano a portare punti. 3 contro la Spal, uno con la Fiorentina, in replica a Marco Benassi, un altro che ha cominciato con la maglia dell’Inter.
Entrambi hanno esordito tra i professionisti in Europa League in nerazzurro: Benassi contro il Rubin Kazan, Pinamonti contro lo Sparta Praga. Allenatore? Pioli. Mai compagni di squadra ma protagonisti della stessa serata. Uno però è andato via deluso dal risultato, l’altro ha invece trovare la partita che potrebbe rappresentare la sua svolta.
In Pinamonti ci hanno creduto in tanti, sin dai suoi inizi a Trento. Gol e colpi non gli sono mai mancati, tanto che il suo allenatore in Primavera, Vecchi, disse che era il talento più forte mai allenato da lui in carriera. E dello stesso avviso sembravano essere i compagni dell’Inter quando lo vedevano allenarsi in prima squadra. Spirito da professionista, guizzi da campione: Palacio è stato il suo maestro e grande idolo, e chissà che non ci siano proprio gli insegnamenti del Trenza dietro a una giocata come quella del gol dell’1-1.
Già l’1-1, risultato diventato maledetto per la Fiorentina: quattro partite in fila lo stesso risultato, sempre arrivato da situazione di vantaggio. Quattro pari identici non arrivavano dalla stagione 1996/97 con Ranieri in panchina, anche lì tutte finite 1-1. Colpa di Pinamonti ma anche di Sportiello, che da ex si è preso una grande rivincita parando quasi tutti ai suoi vecchi compagni.
Il Frosinone trova i punti e sogna la salvezza, Pinamonti trova il gol e spera in un futuro da campione: possibilmente con la maglia dell’Inter, la squadra per cui rifiutò anche la chiamata del Milan quando aveva appena 14 anni. Con la speranza che non sia necessaria per forza la Fiorentina per fargli vivere notti come questa.