Vent'anni fa alzava al cielo la Coppa del Mondo da protagonista, adesso commenta le imprese della Francia come opinionista di successo. Bixente Lizarazu si fida eccome della selezione di Deschamps, nonostante la forza di una Croazia che non va assolutamente sottovalutata.
"Non va dato per scontato il risultato – le sue parole alla Gazzetta dello Sport — perché se è vero che la Francia ha vissuto un Mondiale senza intoppi e in costante progressione, si tratta di una finale ed entrambe le squadre la meritano. La Croazia ha avuto un percorso più sfiancante, tre partite ai supplementari pesano, ma hanno dimostrato una forza mentale incredibile. La freschezza fisica in una finale mondiale conta fino a un certo punto. Lo abbiamo sperimentato nel 2006, contro l’Italia. Per quanto riguarda la Francia, la gara con l’Argentina ha cambiato tutto, ha trasmesso certezze. A cui si somma l’entusiasmo della gente. Mbappé è il valore aggiunto, lui è quello che davanti, insieme a Griezmann, può fare la differenza. E’ il simbolo di questa Francia piena di talento. Rappresenta la nuova generazione. Di sicuro può aspirare al Pallone d’oro, un giorno".
Non solo Mbappé, Lizarazu pone l'accento anche sul Mondiale di Kanté: "Davvero il migliore nel suo ruolo, è vitale per la squadra perché fa un lavoro enorme in recupero, in contrasto, in costruzione. Pogba ha saputo adattarsi alla perfezione e farsi leader. La statistica sui duelli prova come si sia finalmente messo a servizio della squadra, limitando la sua eccessiva tendenza a cercare gol o giocate superflue. E’ molto più efficace. E non va dimenticato Matuidi, fondamentale per risolvere i problemi tattici, adattandosi all’avversario. Un po’ come fa nella Juve, il suo è un lavoro nell’ombra ma strategico".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...