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Data: 17/09/2016 -

"Fra', giochi tu nel derby". Di Nolfo, il Perugia e un primo giorno di scuola speciale...

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La campanella, per Francesco Di Nolfo, non è suonata giovedì. Suonerà oggi, al Curi. L'ingresso alle ore 15, il primo compito nel derby. Subito un esame. Il primo giorno di scuola, Francesco (classe '98), lo vivrà due giorni dopo i suoi coetanei. "Colpa" di quegli allenamenti con il Perugia che lo costringono a seguire una scuola, nella sua Roma, che per fortuna gli permette di studiare senza obbligo di frequenza. Colpa di quegli stessi allenamenti che hanno convinto Bucchi a promuoverlo: primo giorno di scuola da titolare, nel derby con la Ternana. Il più giovane esordiente dal 1' di questa Serie B. Bucchi lo ha chiamato alla lavagna in conferenza, preannunciando gli undici interrogati di domani. E davanti, nel 4-3-3 del Perugia, c'è proprio lui. E ci sarebbe stato anche senza le assenze di Zapata e Bonaiuto, dicono. Esterno sinistro, talento e qualità. Anche discontinuità certo, perché è normale che faccia rima con la sua età e le sue caratteristiche. Il poster in camera era di Del Piero, perché il cuore è bianconero nonostante una vita nelle giovanili della Roma. Dai giovanissimi, alla primavera: Muzzi, Coppitelli, uno scudetto Allievi da capocannoniere ed il salto con De Rossi. Poco spazio, al punto che a gennaio trova il coraggio, con il suo entourage, di prendere una scelta che per tanti si preannuncia infelice: lasciare Roma e la Roma e andare a Perugia. E invece… sei mesi da protagonista in una Primavera che raccoglie ultima e porta un po’ più su. Ha ritrovato la Nazionale U19, scopre la prima squadra grazie a Bisoli che lo convoca per l’ultima gara della scorsa stagione. E’ una scintilla d’amore: in estate bye bye Roma, il cartellino passa tutto nelle mani del Perugia. Recompra per la Roma sì, ma la scelta è dettata dagli obiettivi e dalle ambizioni. Perugia lo affascina, come la sua filosofia: Santopadre presidente ambizioso sì, ma anche coraggioso. Coraggio che chiama, lancia ed ama i giovani, in una piazza importante dove oggi, nel derby, giocheranno un ’97 (Zebli) ed un ’98 e ci sarà un 2000 (Traoré) in panchina. E poi dicono che in Italia non si possono lanciare i talenti… Di Nolfo venerdì scorso era già pronto per partire con la Primavera, poi Bucchi lo ha chiamato: “Vieni a Brescia”. “Obbedisco”, ha fatto bene… al Rigamonti arriva l’esordio in B, oggi debutterà da titolare in un derby. Con papà Massimo e i due fratelli, Alessandro ed Emanuele, in tribuna. Papà giocava a calcio sì, ma non a grandi livelli. “Ale” studia, “Ema” tira i primi calci ad un pallone. E osserva il fratello, pronto alla prima interrogazione dell’anno. Non potrà chiedere aiuto a Di Livio jr, che troverà di fronte. Erano compagni di scuola, oggi quando suonerà la campanella saranno avversari. Si entra alle 15, non ci si può giustificare. Sei pronto, Francesco?


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