Pogba, Pogba, Pogba. Nel bel mezzo del calciomercato, non si parla d’altro. E come potrebbe essere diversamente, viste le cifre in questione… Un ipotetico ritorno al Manchester Utd che stuzzica, eccome, gli appassionati. I fan dei ‘Red Devils’ già non stanno più nella pelle: trepidazione e batticuore per quello che potrebbe essere definito come ‘colpo del secolo’. Eppure, nel 2012 quel Pogba venne lasciato partire a parametro zero: col senno di poi, non proprio un affare. Tanto più che chi l’ha potuto osservare da vicino, vicinissimo, come compagno di squadra, non ha dubbi nel definire il francese già un ‘fenomeno’ a quei tempi: Michele Fornasier, difensore classe ’93 del Pescara che con Pogba ha condiviso la maglia della squadra riserve dei ‘Red Devils’, ricorda così gli anni allo United: “Ho passato 4 anni incredibili lì – ha dichiarato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com- Dopo il primo anno, quando arrivai a 16 anni, mi sono ritrovato a dover imparare una nuova lingua e comunque mi sono dovuto adattare al loro mondo ed al loro tipo di calcio, ad una nuova cultura e modo di vedere le cose dentro e fuori dal campo. È sta un'esperienza importante e bella”.
E chissà come dev’essere raccontare un giorno ai propri nipoti di aver avuto l’onore di poter condividere lo spogliatoio con quello che potrebbe diventare l’affare di mercato più costoso della storia. Beh, certamente potrà ricordare sia il Pogba calciatore che il Pogba amico di tutti i giorni, visto che oltre ad essere un grande giocatore, il francese è anche un grande personaggio: “Paul è sempre stato un personaggio, sempre sorridente e pronto a scherzare con tutti di tutto. Ci siamo incrociati qualche volta in campo quando ero alla Samp e ci sentiamo ancora, poco ma ci sentiamo. Eppure, ogni volta che parliamo è come e ci fossimo lasciati l'altro ieri: il Manchester United era una grande famiglia e tra compagni eravamo tutti molto legati, è come avere tanti fratelli da tutto il mondo”. Fornasier racconta di un Pogba brioso e allegro, ma sempre dannatamente determinato e focalizzato sui propri obiettivi: “Paul sapeva già cosa voleva dalla sua carriera ed era consapevole che sarebbe diventato uno dei più forti al mondo. Tra l’altro, è un ragazzo molto orgoglioso. Poi, beh, in campo era ed è un fenomeno”. E quanti aneddoti ci sarebbero raccontare, anche se non tutti proprio ‘raccontabili’.
C’è però sempre stato un feeling speciale che lega Pogba agli italiani da sempre, che Fornasier ha piacere a raccontare: “Di aneddoti ce ne sono molti ma non si possono raccontare tutti... Di simpatico posso solo dire che era un francese in Inghilterra che parlava il romano grazie agli insegnamenti di Macheda e Petrucci”. Dev’essere bizzarro immaginare un Pogba versione romano, eppure Paul è anche e soprattutto questo. In quella squadra però, i giocatori che sembravano poter sfondare nel mondo del calcio erano più di uno, a detta del difensore del Pescara: “Avevamo una squadra molto forte e in tanti hanno fatto carriera. Magari non al livello di Pogba ma comunque l’hanno fatta. In molti ora giochiamo nelle nelle serie A o B di diversi paesi ed alcuni addirittura nelle rispettive nazionali, posso citare alcuni nomi come Robbie Brady, Januzaj, Lingard, I gemelli Keane, Drinkwater e Ravel Morrison, senza dimenticare gli italiani Macheda, Gollini e Petrucci”.
Infine, è curioso capire come un ex compagno vedrebbe il ritorno del francese proprio in quel Manchester United, dove hanno condiviso momenti indimenticabili, in campo e non solo. E immaginiamo ci sia spazio anche per un pizzico di nostalgia… “Penso che tutti quelli che hanno potuto giocare nel Manchester United e successivamente cambiato squadra negli anni abbiano sotto sotto quel sogno di poterci tornare prima o poi… Non mi stupisce affatto tutto ciò. Se dovesse tornarci sarò contento per lui, sarà un po’ come tornare in quella casa dove è cresciuto”. Schietto e sincero, Michele Fornasier. Coi piedi per terra soprattutto, visto che non ha dubbi nel definire la salvezza come obiettivo primario e principale per il suo Pescara nella prossima stagione. E magari stupire, perché no. Chissà, sperando un giorno di ripercorrere le orme dell’amico Paul perché, dopotutto, sognare non costa davvero nulla.
Alberto Trovamala