La Spagna è viva, ancora dentro all’Europeo Under 21, capace di rialzarsi dopo il 3-1 di Bologna contro l’Italia. Merito di Pablo Fornals, uomo mercato prima, uomo partita poi. Si è trasferito da pochi giorni al West Ham ma le vicende di mercato non gli hanno distolto l’attenzione dai traguardi che poteva raggiungere ancora con la Spagna.
Due partite, entrambe cominciate dalla panchina: è il risolutore di problemi, quello che spacca i match. Non gli è riuscito contro gli Azzurrini, è andata decisamente meglio contro il Belgio, dove il suo gol ha raddrizzato una situazione che avrebbe preso i contorni di un’eliminazione anticipata.
“La partita si è aperta, c’erano molti spazi e abbiamo avuto la fortuna di segnare. Io mi sono fatto trovare pronto, è da quando sono arrivato qui che lo sono e oggi ho fatto un gol che ha cambiato una situazione in cui eravamo quasi eliminati” ha detto a fine gara ai microfoni di Gianlucadimarzio.com.
Era troppo poco un punto per poter credere alla qualificazione alle semifinali, era necessaria una giocata da grande campione. E se quelle di Ceballos, anche stavolta il migliore in campo e il vero leader della squadra, non sono state sufficienti, la differenza l’hanno fatta le qualità di Fornals.
Impatto perfetto, esecuzione di primo livello: il suo tiro dalla distanza è un capolavoro, tanto bello quanto fondamentale per dare vita a una Spagna che torna a credere al passaggio del turno.
Finalmente lo spazio che merita, nonostante fosse messo in disparte da De La Fuente per ragioni tattiche in una linea a 4 piatta di centrocampo che di fatto escludeva un trequartista come lui. Ma Fornals è uno abituato a prendere alla larga le cose: da bambino andò via dal Villarreal che non puntava su di lui, per vestire la maglia del Castellon, ossia i vicini di casa del Submarino Amarillo.
Una lunga rincorsa passando anche da Malaga prima di ritornare a casa e giocare le coppe da protagonista oltre a segnare uno storico da 3 punti al Bernabéu. Tutti innamorati del suo tocco di palla e delle sue grandi giocate al Madrigal (oggi Estadio de la Ceramica), ma adesso anche in tutta la Spagna.