Dopo l'addio alla Roma, Paulo Fonseca sembrava destinato a sedere su un'altra panchina prestigiosa, quella del Tottenham. Giorni di trattative, il tempo che passa e l'affare che sfuma sul più bello.
A raccontare i retroscena di questa trattativa saltata è lo stesso allenatore portoghese, in un'intervista rilasciata al quotidiano inglese "The Telegraph", in cui individua un unico responsabile del mancato accordo.
Il motivo della trattativa saltata
"Era tutto definito - racconta Fonseca -, stavamo preparando la pre-season, ma le cose sono cambiate quando è arrivato un nuovo Managing Director. eravamo in disaccordo su alcune idee e lui ha preferito un altro allenatore".
"Il Tottenham voleva un allenatore offensivo"
Il riferimento è a Fabio Paratici, che dalla scorsa estate ricopre proprio la carica di direttore generale nel Tottenham. "Gli Spurs volevano un allenatore offensivo - dice Fonseca - e io ho dei principi. Voglio il progetto giusto e una società che creda nelle mie idee, nel mio modo di giocare. E questo non è successo con Paratici".
Una decisione, quella di fermare la trattativa, arrivata contro le iniziali intenzioni del resto della dirigenza degli Spurs. "Il presidente (Daniel Levy, n.d.r.) e il direttore sportivo (Steve Hitchen, n.d.r.), volevano una squadra che giocasse un calcio attraente e io ero pronto per questo".