Il gol è una cosa seria. Ogni squadra ha bisogno del suo specialista, di quello che ce l’ha nel sangue. Beh, Matias Fonseca, giovane bomber delle giovanili dell’Inter, figlio di Daniel, è partito avvantaggiato: il fiuto del gol l’ha dovuto soltanto ereditare: “A dire il vero - ha raccontato Fonseca “senior” hai microfoni della Gazzetta dello Sport - mi somiglia poco. Ha un gran fisico, ricorda Batistuta e Vieri per il modo in cui lotta su ogni pallone e fa salire la squadra. Anche l’altro mio figlio, Nicolas, gioca a calcio, nella Primavera del Novara”. Più di dieci anni trascorsi sui campi di Serie A, Fonseca conosce bene il nostro campionato: “E’ presto per dire se quest’Inter potrà lottare per lo scudetto, di certo con Spalletti, dal punto di vista atletico, non crollerà come successo in passato. Anche perchè, Luciano e Sabatini sono il top nei rispettivi campi. L’allenatore è arrivato in un mondo di verso da quello romano ma ha subito convinto 25 giocatori a seguirlo in tutto e per tutto. Un capolavoro. E’ chiaro che, però, il Napoli, per esempio, è più rodato e gioca benissimo. Se gli azzurri avessero ancora Higuain, avrebbero già vinto. Poi c’è quel carrarmato della Juve, che ha un genio come Dybala e tanta fame di vittoria. Vedo bene anche la Roma, mentre il Milan… rincorre tutte queste più Lazio e Samp. Non tutti gli acquisti fatti in estate mi sembrano poi così azzeccati…”. Nato in Uruguay ma ormai stabilirsi in Italia, Fonseca ha parlato del flop degli azzurri che hanno mancato la qualificazione al Mondiale: “I miei figli sono italiani, fa male pensare all’eliminazione. Penso che il problema sia nell’insegnamento che diamo ai giovani, coltiviamo troppo poco i talenti puntando sulla forza fisica che, in fondo, non sempre fa la differenza: vedete, per esempio, Mertens e Insigne… Quanto ai miei connazionali, invece, sono felice di quelli che stanno seguendo il mio stesso percorso, affermandosi in Serie A. Penso a Bentancur, che tra un anno sarà tra i migliori, ma anche Torreira che porta grinta e qualità ai suoi. E poi Vecino, che adesso è davvero completo”.
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