Dalla terra di Taggia - su un polveroso campo di calcio di Promozione - a quella prestigiosa di Montecarlo che lo incorona vincitore di un torneo Masters 1000 per la prima volta in carriera. Fabio Fognini regala e si regala un pomeriggio di storia al tennis italiano, lui che al calcio è stato ed è ancora tuttaltro che indifferente. Grande tifoso interista - il club nerazzurro si è complimentato con lui su Twitter - "ma con anche il Genoa del cuore" da ligure com'è. E soprattutto amante del gioco nella sua essenza: quella essenza che andò a cercare qualche anno fa giocando alcuni minuti di una partita di nel campionato di Promozione ligure. Un derby tra il Taggia, appunto, e i Carlin's boy: ruolo? Prima punta. "Mi sono divertito, lo rifarò", disse Fabio. Che ad inizio aprile è tornato a far visita al club di cui è stato tesserato, per una foto ricordo con i giovani Esordienti 2007 del Taggia Calcio.
Oggi la terra gli ha dato la soddisfazione più grande, lui talento incostante nato a Sanremo ma capace - se in giornata - di battere chiunque. Lo ha fatto in questo torneo, eliminando prima Zverev e poi Nadal - rispettivamente numero 3 e numero 2 al mondo. (Fognini era diciottesimo nel ranking prima dell'inizio di questo torneo). Oggi a vederlo in tribuna c'era anche Mimmo Criscito, che di Fognini è molto amico e che lo aveva ospitato recentemente anche al Ferraris. Un campo in erba, ma poco male: chissà se Fabio, dopo la terra, conquisterà anche quella superficie.