Foggia-Livorno, come in un film. Pari tra rigori e rimpianti
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Data: 22/04/2019 -

Foggia-Livorno, come in un film. Pari tra rigori e rimpianti

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La Pasquetta, la pioggia, la pessima situazione in classifica e i tormenti di una stagione sempre in salita. 

Niente che possa fermare la passione della gente di Foggia: 12mila tifosi allo Zaccheria, con i biglietti venduti anche dopo il fischio d’inizio. “In C non ci vogliamo tornare” intona una curva, “bisogna lottare”, risponde l’altra.

Una splendida cornice di luci e fumogeni che illuminano una notte che sembrava stellata.

O almeno... fino al 76’, quando iniziano a crollare le speranze di vittoria dei rossoneri. Prima Cicerelli, poi il solito Kragl che al 39′ trova il gol del raddoppio. Sembra fatta, ma pareggiare i conti ci pensa un ex rossonero, Gabriele Gori, che in sei minuti realizza una doppietta regalando ancora una speranza al Livorno. L’esultanza parla da sé: il nove amaranto si riprende una piccola rivincita e sfoggia con fierezza la sua nuova maglia al suo vecchio stadio. Qui non era riuscito mai ad emergere, da qui se n’era andato nel mercato invernale.

Il Foggia però non molla e all’87’ ha la possibilità di passare in vantaggio su calcio di rigore: sul dischetto non può che andare Mazzeo, che proprio contro il Cittadella, sempre allo Zaccheria e sempre dagli undici metri, aveva regalato un pareggio prezioso ai rossoneri. Ma questa non è la serata giusta, né per il Foggia, né per i foggiani. Zima para il tiro del 19 rossonero e gela lo Zaccheria.

l colpi di scena non sono finiti. Qualche minuto dopo viene assegnato un altro calcio di rigore, questa volta al Livorno: Billong stende Giannetti, appena entrato al posto di Diamanti. Rosso per il difensore e occasione d’oro per l’attaccante toscano dal dischetto.

Giannetti parte, Leali vola sulla destra: parato. Il Foggia in 10 resiste e lascia il campo tra i fischi ma ancora vivo. Giannetti lascia il campo con la testa tra le mani. 

Foggia e Livorno ora sono a 31 punti in classifica. I toscani hanno il vantaggio negli scontri diretti. Se il campionato finisse oggi, il Foggia sarebbe retrocesso e il Livorno andrebbe ai playout. Ma restano ancora quatto giornate. Quelle che stabiliranno Paradiso, Purgatorio e Inferno.



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