È servita una frase di troppo e un gesto eloquente di Cristiano Ronaldo per accendere la Roma. “Sei troppo basso per parlare”. Destinatario? Alessandro Florenzi. E chi se non lui poteva sbloccare questo Roma-Juventus? "Lui è un Pallone d'oro e pensa di avere tutto il diritto di fare ciò che ha fatto, io ho cercato di continuare a giocare”. Detto, fatto. E gol.
Chi se non il capitano poteva spronare e trascinare una Roma che non vuole spegnere la fiammella di speranza Champions. È difficile, praticamente impossibile a meno di suicidi lombardi nelle prossime due gare. Ma il “piccolo” capitano ha risposto sul campo alla provocazione. Alessandro, il Grande. Almeno per una sera.
Scavino e gol, sei mesi dopo l’ultimo. Con una corsa solitaria sotto la Curva Sud, l’arrampicata sulla vetrata. A toccare la “pezza”, a far capire che di capitano c’è anche lui. A suo modo, con i suoi toni e suoi atteggiamenti. “Non saró mai con De Rossi o Totti, non piaceró mai a tutti”. Lo disse il giorno del rinnovo. Ma con un De Rossi ancora indeciso sul futuro, probabilmente senza Champions e con un progetto tecnico da ricostruire, la Roma deve ripartire dalle certezze. E Alessandro stasera ha risposto presente.