Per continuare a sperare nel terzo posto serviranno i suoi gol. Mauro Zarate è sbarcato a Firenze proprio per segnare reti pesanti, come è successo in occasione della gara contro il Carpi. Non altrettanto è accaduto con l'Hellas, domenica scorsa, quando la sua marcatura è valsa solo un punto. Ma la corsa continua. Nel giorno del suo compleanno l'attaccante argentino ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Cerco sempre di non dare riferimenti agli avversari, per questo vado a cercare le giocate più impensabili, di inventarmi quello che gli altri non pensano possa fare. Ma soprattutto voglio dare un contributo importante alla Fiorentina. Voglio restare qui a lungo. Io cattivo? No, non sono cattivo, ma quando mi arrabbio non riesco a fermarmi. Sono un po’ matto, ma intelligente. Edmundo e Mutu? Sono stati due grandissimi attaccanti, in particolare qui alla Fiorentina. Mi basterebbe essere bravo la metà di uno dei due, sarebbe un gran traguardo".
La Champions è ancora possibile per i viola? "Sì, anche se la Roma non sta lasciando punti per strada. Il calendario, però, potrebbe essere uno straordinario alleato e noi dovremo approfittarne". Ricordi del periodo alla Lazio: "Il primo anno fu bellissimo, vincemmo anche la Supercoppa in Cina. Poi, tra alti e bassi, sono passato all’Inter, quindi c’è stata la rottura definitiva col club. L’amarezza di quei giorni non la scorderò mai. Io bandiera? Sì, piccola però. Niente a che vedere con Totti". Sulla gara con il Frosinone: "Noi siamo quelli che hanno più da perdere, se non vinciamo Ci servono i tre punti per dimenticare il pessimo spettacolo di domenica scorsa. Gol dell'anno alla Juve? Firmo subito, ma prima ne voglio fare uno domenica".